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Tedino: “Pensiamo solo al Venezia. Infortunati: una gita al santuario…”

Fuoco incrociato. Bruno Tedino ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match fra Palermo e Venezia; vigilia segnata dai problemi di formazione e dalle nuove indiscrezioni sull’istanza di fallimento contro il Palermo: “Forse avremmo dovuto prendere un pullman e fare una gita a qualche santuario. Per via dei tanti infortuni non abbiamo potuto fare ciò che volevamo in allenamento ma non cerchiamo alibi; abbiamo un carattere importante e lo abbiamo dimostrato ad Avellino. Ora anche l’ambiente deve dare tutto per la squadra. Il club? Dobbiamo pensare a fare il nostro lavoro, al resto pensa la Società. Non ci manca niente per lavorare, non possiamo lamentarci. Siamo in conferenza per parlare solo del Venezia”.

Un problema infortuni che riguarda prima di tutto Chochev, fermo per una lesione al menisco: “Nelle ultime 6 partite aveva fatto molto bene, trovando una grande condizione psico-fisica. Ci tiene in maniera incredibile: ora è depresso perchè vuole rientrare il prima possibile. Gnahoré? Ha fatto una partita ottima ad Avellino, dipende tutto da lui. Ha delle qualità eccellenti. Più che altro ho bisogno di capire chi ci sarà e chi no; però non sono preocuppato”.

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Una sfida quella col Venezia, che rievoca i tanti ricordi (belli e brutti) da allenatore delle giovanili: “Ho un ricordo importante e bello, abbiamo fatto due anni valorizzando tanti calciatori. È stato importante per noi, ho allenato la classe ’79 e quella ’80. C’è stata una bellsiima vittoria contro la Juventus, ma anche la perdita di un ragazzo, Maurizio, che ho allenato e che voglio ricordare ancora oggi. Zamparini? A quei tempi avevo pochi rapporti con lui. C’erano ;arotta e Di Marzio che facevano da filtro”.

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E il Venezia di oggi è quantomai insidioso per esperienza e compattezza: “Il Venezia attuale ha 8/11 dello scorso anno. Era una squadra eccellente con una grande struttura ed un grande fisico e lo è tuttora. Tutte le squadre studiano le partite nei minimi particolari e sanno che qualche spazio contro di noi si può creare; se abbiamo perso in casa 2 delle ultime 3 e perchè la nostra pericoloistà è stata bassissima. Dobbiamo essere più bravi ad accorciare e attenti alle chiusure preventive. Inzaghi ha delle qualità importanti come allenatore, come condottiero e come persona. Altrimenti non avrebbe allenato un club come il Milan”.

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Sempre grande attenzione sulle condizioni di Coronado ma anche sull’impiego di Dawidowicz: “Igor è un ragazzo molto sensibile, ci tiene talmente tanto che vuole sempre fare qualcosa di più. Lui a centrocampo nei 5? É possibile, ma c’è anche Fiordilino: non sono preoccupato. Abbiamo avuto tanti giocatori con microtraumi (sono 2 mesi che non abbiamo problemi muscolari): Struna, Chochev, Jajalo… e poi c’è Cionek squalificato. Non penso che cambieremo sistema di gioco ma ci sono ancora tante cose da valutare; con Chochev avevamo trovato la nostra quadratura, ma abbiamo anche altre soluzioni. Szyminski può giocare ovunque, è un ragazzo eclettico”.

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Dawidowicz? – aggiunge – É fuori da un mese e mezzo ed è normale che non sarà in condizione. Saremo incerottati, dobbiamo dare tutti qualcosa in più. Non potremo essere una squadra al top, ma non possiamo fermarci. Rajkovic ora fisicamente sta bene, ma ha una struttura importante e deve recuperare il ritmo, giocando molto in settimana con i compagni. Giocare con la Primavera? Non sarebbe una cosa saggia. Giocherebbe sul sintetico (dove si è fatto male anche Chochev) sarebbe un grosso rischio per lui”.

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