“Terremoto Palermo”, indagati anche Zamparini e due giudici
Assume contorni sempre più vasti l’inchiesta della Procura di Caltanissetta sulla presunta fuga di notizie nel corso della vicenda fallimentare a carico del Palermo calcio. Oltre alle misure interdittive nei confronti dell’ex presidente del Palermo Giovanni Giammarva (sospeso per un anno dalla professione di commercialista) sarebbe indagato anche Maurizio Zamparini, patron della società, con l’accusa di concorso in corruzione. Tra i provvedimenti assunti c’è anche la sospensione per un anno di Giuseppe Sidoti, uno dei giudici componenti del collegio che si è occupato di giudicare sull’istanza di fallimento.
PALERMO, L’UFFICIO LEGALE: “CLUB SOLIDO, LO HA DIMOSTRATO”
L’inchiesta punta il dito su una intercettazione nel corso della quale l’avvocato Di Trapani, legale del Palermo nella vicenda del fallimento, parla con il patron Zamparini riferendogli l’esito di un colloquio che avrebbe avuto con il giudice Sidoti, il quale lo avrebbe rassicurato sull’esito dell’inchiesta. L’accusa di corruzione invece prenderebbe corpo perchè, secondo l’accusa, il giudice avrebbe ottenuto favori in cambio della “sentenza pilotata”, in particolare l’assunzione di Vincenza Palazzolo nell’organismo di vigilanza del Palermo (incarico rifiutato ma che poi sarebbe stato “ricompensato” con un altro incarico legato a procedure fallimentari).
Ma il terremoto giudiziario non si ferma qui. Fra gli indagati ci sarebbe anche Fabrizio Anfuso, che all’epoca dei fatti ha ricoperto il ruolo di giudice per le indagini preliminari (adesso è in corte d’Appello), fu lui a negare gli arresti nei confronti di Zamparini su richiesta della Procura e a negare il sequestro di 50 milioni di euro (il sequestro si limitò a poco più di un milione): secondo il Gip di Caltanissetta Antonia Leone, Anfuso avrebbe rivelato a Sidoti particolari importanti sull’inchiesta, da qui l’accusa di rivelazione di segreti d’ufficio.
Oggi è stata una giornata in cui i militari della Guardia di Finanza sono stati impegnati in una serie di perquisizioni che hanno riguardato anche gli uffici della sezione fallimentare del Tribunale di Palermo, oltre che l’abitazione di Giammarva ed alcuni studi professionali delle persone indagate.
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Per adesso sono solo illazioni trapelate ai giornali grazie a qualcuno delle procura per far saltare la cessione della società.
Ma il caso del giudice “Saguto Silvana” che fine ha fatto? Già insabbiato a 100 mt di profondità?
Che bordello. Non ci sto capendo una benemerita…
Certo che vogliono far saltare la cessione cosi facendo consegneranno Palermo in serie D a qualche speculatore in cerca di pubblicità
Ripeto per l’ennesima volta che il Grande Bugiardo non è farina per far osti, ma al tempo stesso non mi fido per niente delle Procure siciliane!
…ostie…
Dovrebbero indagarlo anche per la retrocessione pilotata per accaparrarsi i soldi del paracadute senza comprare uno straccio di calciatore che si possa definire tale
Questo imprenditore rischia di fare la stessa fine di Gaucci, Tanzi, Cragnotti, Cecchi Gori.
Mai creduto nel cambio di proprietà, ma a questo punto la procura nissena deve bloccare immediatamente le eventuali trattative ed inchiodare alle proprie responsabilità i colpevoli anche se ciò arrecherebbe danni al Palermo. La giustizia è la cosa più importante
Si sta andando sul ridicolo,stanno indagando mezzo Palazzo di giustizia x far fallire il Palermo ma è assurdo ma la stampa locale niente dice
Guardate che andare contro una procura nn è reato
spero che tutto questo sia una bolla di sapone e che niente di tutto questo sia vero , perché non voglio neanche immaginare, nel caso contrario, gli scenari che si possono aprire se ipotizziamo l’esistenza di una giustizia corrotta e a favore di chi ha i soldi !!!