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Da tifosa ai tifosi: “Dimentichiamo Parma, abbracciamo la squadra”

da tifosa ai tifosi abbracciamo la squadra

In pochi giorni si è passati dalla gioia per gli eventi positivi (il rigetto dell’istanza di fallimento e la vittoria a Chiavari con l’Entella) allo scoraggiamento di lunedì per la sconfitta a Parma. Anche l’anno scorso la Pasqua fu amara per i nostri colori, molti tifosi cominciarono a disertare lo stadio perché non c’era più speranza di rimanere in serie A. Proprio alla vigilia di Pasqua, con alcune mie amiche tifose, decidemmo di aspettare i giocatori fuori dal cancello dello stadio per chiedere spiegazioni ai giocatori sul loro apatico atteggiamento mostrato in campo nonostante la posta in palio, ottenendo – al posto delle scuse dei calciatori – solo un rimprovero da parte dell’addetto alla sicurezza.

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Quest’anno la situazione è diversa ma l’obiettivo è sempre lo stesso: la serie A. All’indomani di una soleggiata Pasquetta ci risvegliamo con un senso di amarezza e di inquietudine nient’affatto causato dall’arrostuta di salsiccia e di castrato bensì da una partita che ha fatto fin troppo discutere per le decisioni arbitrali e per le scelte di Tedino. Di certo il direttore di gara ci ha messo del suo, arbitrando a senso unico ed esibendo cartellini gialli praticamente solo a nostro sfavore, ma l’atteggiamento della squadra non è stato quello che ci si attendeva in una partita così delicata.


Troppe distrazioni in difesa, poca incisività in attacco, rientro in campo di giocatori reduci da infortuni e i “fari” Rispoli e Coronado se non proprio spenti a illuminazione a basso consumo sono fattori che alla fine hanno fatto prevalere il Parma che pur non facendo niente di particolare è apparso più ordinato e determinato ed è stato anche spronato dal pubblico sugli spalti. Ora è necessario voltare subito pagina e non piangere sul latte versato.

LA REAZIONE DEL PARMA

E’ inutile prendersela col palermitano Calaiò che, come altri calciatori palermitani, ha il dente avvelenato per non avere potuto concludere la sua carriera in maglia rosanero ed è dannoso offendere una società come quella emiliana. E’ invece il momento di abbracciare la squadra e di fare sentire ai giocatori tutto il nostro calore e la nostra fiducia nei loro mezzi e nelle loro qualità. Il finale di Parma ha mostrato una reazione di carattere da parte dei nostri beniamini forse insospettata ed è da questi ultimi minuti e dalla loro grinta e voglia di correre che si deve ripartire. Il cammino è ancora lungo, il calendario è dalla nostra parte e possiamo ancora conquistare la seconda posizione in classifica. Non molliamo, ora che la vetta è sempre più vicina. Possiamo farcela ancora. Forza tifosi! Forza Palermo!

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3 thoughts on “Da tifosa ai tifosi: “Dimentichiamo Parma, abbracciamo la squadra”

  1. Possiamo farcela ancora? Cribbio siamo solo a un punto dalla promozione a 9 giornate dal termine! Magari tra due settimane (è un augurio) stiamo a commentare una situazione diametralmente opposta.

  2. si è parlato come 77 punti per la promozione diretta – da chi sa fare i calcoli – quota che palermo può arrivare tranquillamente – ma ira bisogna vincere insieme con i tifosi le 2 partite che si giocheranno a casa !! Non bisogna sbagliare qui – e il pubblico sarà determionante!!

  3. Durante un campionato gli eventi sfavorevoli, in genere, si compensano con quelli favorevoli. Questa considerazione non ripaga degli errori arboitrali subiti lunedì scorso, ma deve darci la carica per sostenere ancora di più la nostra squadra nella fase finale del campionato. La squadra è sufficientemente forte per raggiunger la promozione diretta. Sosteniamola con tutta la nostra energia e, sono sicuro, gioiremo tutti alla fine. FORZA ROSANERO!

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