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Tifosi allo stadio, niente abbonamenti: i club puntano ai biglietti singoli

La stagione 2021/2022 di Serie A è pronta alla ripartenza, le squadre sono pronte a scendere in campo e le società sono pronte finalmente a riaccogliere i tifosi: le campagne abbonamenti, però, restano bloccate. È quello che riporta il Corriere dello Sport, in merito alla situazione che si formerà per il decreto approvato poche settimane fa.

Il prossimo campionato, infatti, sarà possibile riempire gli impianti soltanto a metà (al massimo: in zona gialla diventa il 25%), con i tifosi posizionati a scacchiera. È per questo che le società non hanno ancora aperto la vendita degli abbonamenti, ma hanno optato per la vendita di biglietti di singole partite, che porterà più soldi (quasi il doppio) nelle casse del club.

La situazione cambierà non appena gli stadi potranno essere riempiti al 100%. Proprio l’Inter l’ha comunicato in una nota: “L’eventuale vendita di abbonamenti sarà considerata in caso di ampliamento al 100% della capienza”. Il Milan sulla vendita dei signori ticket: “Darà la possibilità a quanti più tifosi possibili di seguire la squadra”.


Infine, altri club hanno deciso per una via di mezzo. Il Cagliari, ad esempio, ha ufficializzato una tessera – solo per chi era abbonato – che varrà da ‘mini’ abbonamento per cinque gare: dai 180 euro di costo in tribuna, agli 80 in curva. Anche l’Hellas ha effettuato una campagna simile, ma per meno partite.

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