Tifosi napoletani in lacrime: l’addio è arrivato senza preavviso | Purtroppo non li vedremo più lì
La notizia è piombata come un fulmine a ciel sereno nell’ambiente azzurro. Per il Napoli non si prospetta affatto un bel periodo
Il sussulto di Reggio Emilia ha dato nuova linfa al Napoli, che ha finalmente ottenuto il primo successo sotto la gestione Calzona. Certo, la distanza dal quarto posto resta ampia, ma visto il rendimento altalenante delle dirette concorrenti ancora si può nutrire una speranza.
Inoltre c’è il ritorno degli ottavi di finale della massima competizione europea da giocare in casa del Barcellona. Il pareggio per 1-1 dell’andata non lascia ben sperare, ma non è nemmeno un risultato così catastrofico. Servirà una prestazione perfetta per avere la meglio su Lewandowski e compagni e approdare ai quarti di finale.
Dal canto loro i tifosi hanno ritrovato un po’ di entusiasmo. Sapevano che la stagione post scudetto sarebbe stata ardua, ma non pensavano fino a questo punto. A ciò però potrebbe aggiungersi un’altra notizia che di certo non farà piacere alla piazza, ma con cui prima o poi bisognava fare i conti.
Si tratta di una situazione un po’ complicata che potrebbe portare a dei disagi di non poco conto per un periodo ancora da definire. Andiamo quindi a scoprire qual è questa problematica e quale impatto potrebbe avere sul Napoli e sui sostenitori azzurri che sono sicuramente tra i più calorosi dell’intera Serie A.
Lavori al Maradona: tifosi del Napoli costretti all’esilio
In pratica a breve lo stadio Maradona potrebbe essere precluso ai tifosi per via dei lavori dei lavori di ristrutturazione in vista di Euro 2032. Il presidente De Laurentiis ha già incontrato il sindaco Manfredi per discutere sulle possibili soluzioni da adottare. L’esilio al momento appare l’ipotesi più concreta.
Bari e Palermo potrebbero essere le soluzioni più fattibili visto che sono le uniche due città del meridione ad avere degli impianti in grado di poter potenzialmente ospitare una tifoseria numerosa come quella partenopea. Attenzione però c’è anche un’altra opzione che non va assolutamente scartata.
La soluzione che consentirebbe ai napoletani di non dover emigrare
Come già accaduto prima di Italia ’90 si potrebbe procedere a scaglioni ed effettuare i lavori ad un settore alla volta. In questo modo si eviterebbe il trasloco e si punterebbe al male minore, ovvero alla riduzione della capacità dell’impianto. D’altronde anche l’Atalanta sta facendo un lavoro di questo tipo.
C’è però da considerare un fattore, ovvero che ciò porterebbe ad un allungamento dei tempi di conclusione del restauro. Considerando che mancano ancora otto anni all’evento la soluzione appare fattibile, a patto però che non si perda troppo altro tempo e si cominci già nella prossima stagione.