Totò Schillaci a Stadionews: “Vicini, uomo straordinario”
Totò Schillaci, il bomber palermitano esploso ai Mondiali del 90 sotto la guida di Azeglio Vicini, piange la morte dell’ex ct. “E’ un giorno per me molto triste – dice a Stadionews.it -, se ho raggiunto risultati straordinari in tutto il mondo lo devo soprattutto a lui”.
La morte di Azeglio Vicini riporta la memoria del Paese a quel Mondiale vissuto in un clima fantastico anche se rovinato dal gol dell’argentino Caniggia in semifinale che spense il sogno di vittoria dell’Italia. Ma Schillaci ripensa a Vicini come uomo prima ancora che ct. “E’ stata una persona che mi ha insegnato molto, straordinaria personalità, un uomo di altri tempi. L’80% dei miei successi è merito suo che ha creduto in me fino alla fine. Convocarmi è stato un rischio, ancora non mi conoscevano in tanti ma lui ci ha creduto e mi ha fatto svoltare la vita. Voglio fare le condoglianze alla famiglia: al mister dico solo una parola: grazie, spero che l’Italia lo ricordi per come merita”.
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“Il calcio – prosegue Schillaci – perde un personaggio importante, un uomo d’altri tempi, professionalmente serio, che ha plasmato un gruppo meraviglioso”.
Tra i tanti episodi da raccontare, Schillaci preferisce ricordare il suo debutto indimenticabile a Italia 90. “Lui mi aveva convocato all’ultimo, mi ha voluto a tutti i costi dicendomi di stare tranquillo e di giocarmi alla grande questa importante opportunità. Poi alla partita del debutto contro l’Austria mi mandò in campo sperando di vincere e io feci subito gol. Un gol che cambiò la vita”.