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Tradita e umiliata dal Palermo? Ecco come mi sono… vendicata

Questo Palermo ha rubato i nostri sogni, le speranze di salvezza sono ormai sepolte e l’attuale situazione sta inevitabilmente modificando le nostre abitudini. I tifosi rosanero, per non soffrire ulteriormente, rivolgono l’attenzione ad altri interessi (familiari, turistici o sportivi) finora ritenuti secondari rispetto al calcio. Capita così che anch’io, in una tipica domenica di fine aprile ancora fresca ma piena di sole, mi ritrovi a Capo d’Orlando ad assistere a una bellissima partita di basket di serie A fra l’Orlandina e l’Avellino, qualche ora prima di quella che il Palermo avrebbe giocato (si fa per dire) a Roma contro la Lazio.

Ci sono i cori dei tifosi della squadra avversaria alle mie spalle, i giocatori salutano il pubblico e la mascotte si fa fotografare accanto a gente di ogni età mentre una musica assordante ma festosa precede la gara. La partita è combattuta ed equilibrata ma ciò che più colpisce sono l’entusiasmo sugli spalti e l’agonismo mostrato dai giocatori di entrambe le squadre. Qualcosa che purtroppo non viviamo più andando al Barbera ad assistere alle partite del Palermo, sempre più inguardabili e quasi prive di senso ormai. La responsabilità di questa situazione è della società che non ha saputo (o voluto) allestire una squadra dignitosa in grado di competere in un campionato di serie A, e che ha colpevolmente cambiato vari allenatori che con diversi cambi di moduli e di idee ne hanno accelerato la caduta verso il precipizio.

La partita di basket (mi è piaciuta molto) mi ha fatto riflettere: i tifosi vogliono divertirsi, a prescindere dal risultato e vogliono vedere impegno da parte dei giocatori. Quelli del Palermo, al contrario, si mostrano sempre più svogliati e indifferenti. Non importa il risultato e pazienza per la retrocessione: ma solo se lo spettatore può assistere a uno spettacolo divertente e giocato con carattere e agonismo sportivo e ciò vale per ogni ogni sport. E’ questo che si rimprovera al Palermo di oggi, squadra molle e senza dignità, che ha distrutto in molti tifosi una fede risalente all’infanzia e al mondo dei sogni e delle speranze, e che li sta inevitabilmente allontanando da questo sano e meraviglioso interesse. L’unica speranza è riposta nel cambiamento societario ma a parte la comunicazione di una sigla da parte del nuovo presidente regna in questi giorni un silenzio inquietante, proprio in prossimità del termine fissato per il closing che dovrebbe assicurare la sopravvivenza del Palermo calcio e quindi anche la nostra, sportivamente parlando ovviamente, sopravvivenza.


P.S.: Per la cronaca, la partita di basket si è conclusa con la sconfitta dell’Orlandina contro l’Avellino per 76 a 68 ma è stata combattuta fino all’ultimo e comunque la squadra siciliana rimane ancora in lotta per i play off. I giocatori della squadra di casa, così come quelli della squadra ospite, sono usciti fra gli applausi….ed io sono uscita dal PalaFantozzi rilassata e mi sono goduta il mare e la vista delle meravigliose isole Eolie. Per il momento, purtroppo, deve bastare…

6 thoughts on “Tradita e umiliata dal Palermo? Ecco come mi sono… vendicata

  1. E’ un peccato che finiu a schifiu. Una cosa così indecorosa non l’avevo mai vista. E sono 75 anni che vado allo stadio, non so se mi spiego. Speriamo bene per il futuro. Baccaglini riuscirà a rivoltare tutto? O sarà un bluff? Staremo a vedere.

  2. Il basket è uno sport bellissimo, l’Orlandina fa onore alla Sicilia con una piccola grande squadra che sta ancora lottando per i play-off ma .. che tristezza questo Palermo! Ormai abbiamo perso pure la dignità: senza qualità e senza orgoglio non si va da nessuna parte.
    Speriamo che Baccaglini mantenga le promesse e faccia una squadra (e soprattutto una società) dignitosa e competitiva (almeno per la serie B .. in caso contrario meglio seguire il basket come fa Delia!!!

  3. sara’ stata una bella giornata tra’ sole bella giornata e archeologia varia…ma la testa era in un altro posto……ne sono sicuro..disquisire sulle vicende rosanero ormai sta’ diventando routine e francamente non mi abituero’ mai….una cosa che nn potra’ mai violare è la maglia rosanero che abbiamo stampata nel cuore e relative vene…per tutto il resto ci è riuscito..ma lui adra’ via e noi rimarremo…the show must go on………!!!!!!

  4. Ma chi è morto e ha lasciato scritto che dobbiamo prenderci l’ulcera? Lo spettacolo indegno offerto da squadra e società non ha niente a che fare con lo sport. Brava Delia, hai scelto la perfetta combinazione di agonismo e divertimento.

  5. Più che di vendetta mi sembra si tratti di una sana risposta al difficile momento che i tifosi rosanero stanno attraversando, per mantenere viva la passione per lo sport vero che non chiede necessariamente di vincere, ma di assistere ad “uno spettacolo divertente e giocato con carattere e agonismo sportivo”. Brava Delia!

  6. L’ultima frase dell’articolo con quei punti di sospensione finali, la dicono lunga sugli effettivi sentimenti di Delia.
    Per quanto voglia vendicarsi della sua squadra da cui si è sentita tradita, difficilmente troverà un surrogato al “suo” Palermo, oggetto di una passione che dura da una vita!

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