Trajkovski: “Palermo-Frosinone? Ancora non ci credo, ero triste”
“Non riesco ancora a credere a quello che successe. Un casino mai visto, con i palloni che venivano gettati in campo. È stato tutto molto strano”. Aleksandar Trajkovski non riesce ancora a digerire quella finale playoff del 2018, che ha visto trionfare i ciociari e che ha lasciato i rosanero in Serie B.
L’anno dopo, Trajkovski segna l’ultimo gol del vecchio Palermo, contro il Cittadella: “Io volevo solo portare il Palermo in A – spiega il macedone al ‘Giornale di Sicilia’ – pensavo solo a quello. Dopo quella partita e il fallimento mi sono sentito molto triste. Adesso sono felice che ci sia una nuova società che ha portato i rosanero dove meritano. Manca l’ultimo step per la A, anche se il campionato di Serie B è molto difficile. Un torneo che conosco molto bene”.
Trajkovski non dimentica i suoi anni in rosa: “È stata fin qui la più bella esperienza della mia carriera – dice – ho grandi ricordi e tanti amici che ancora sento, Palermo è sempre nel mio cuore. È la squadra in cui sono rimasto per più tempo, mi sentivo a casa, come se avessi sempre fatto parte della città”.
E infine su Italia-Macedonia al ‘Barbera’: “Nei giorni precedenti sentivo un’energia strana – ammette – potevamo giocare ovunque e fu scelta Palermo. Pensavo: ‘può succedere di tutto’, ma ovviamente non me l’ero immaginata così, cioè che segnavo nel recupero. Abbiamo fatto la storia della Macedonia. E alla fine della partita c’erano alcuni tifosi che mi applaudivano, è stato bello tornare nel mio stadio, è stato un segno del destino”.
Grande Ale
Meglio così. Se andavamo in A quell’anno continuavamo a fare “l’ascensore” per ripianare i debiti delle aziende di Zamparini.
Col senno di poi è andata bene: un bel ripulisti, e siamo di nuovo qui, a giocarci la serie A con una società sana e potente alle spalle.
Certo, senza Mirri che si svenava per il Palermo ed era credibile davanti a interlocutori del livello del City Group, non sarebbe andata così liscia.
Ci è finita bene, alla faccia dei lanciatori di palloni, siamo di nuovo allo stesso livello e sabato vinciamo noi.
Allora magari ringraziamoli questi burini, no?
Io li ringrazio, Non ci saremmo mai tolti dalle scatole il furfante friulano e la sua compagnia di saltimbanchi televisivi, procuratori slavi, commercialista palermitani, truffati pregiudicati ammanicati con i fasci come i Tuttolomondo….che gentaglia….
Grazie Fronsinone, ci hai chiuso una porta ma ci hai aperto un portone.
Quoto Nando Veneranda 4 ever al 100%
Grande Alex! Tu e Nesto siete sempre nei nostri cuori!
Che fortuna, che fortuna !! E cosa vuol dire essere previdenti, essere visionari. Tanti tifosi-palermitani tifarono Frosinone, quel giorno. Esultavano ad ogni gol dei ciociari, dividendosi con frenesia tra tv e computer, ‘Golle Golle’. Profeti, geni incompresi , almeno dal sottoscritto, che invece soffriva come un fesso, la testa (vuota) tra le mani. Eppure costantemente ce ‘l’atturrano’ con la storia della fuga dei cervelli; non è vero, tanti rimangono, anche a Palermo. E se li accaparra tutti la Regione. Ps Bella squadra il Frosinone, e che stadio (il Benito, Stirpe). Davvero all’avanguardia, prato di velluto, capienza 20mila. Vuol dire che, esclusi neonati, anziani, reclusi, infermi e allergici al calcio, c’entra tutta la città (abitanti 40mila ca). C’è pure il ‘Museum’, con la ‘Hall of Fame’. E i cimeli, di proprietà però e non in ‘prieistitu’.
La quasi totalità dei tifosi del Palermo, (99,5%) non tifò certo Frosinone, chiosando in quel grammelot panormita di pura invenzione di qualcuno che continua a infangare il tifo dei palermitani e i palermitani in genere, continuando a identificarlo patologicamente in un unico soggetto. Una lingua di evidente derivazione personale (di chi la biascica) che non si è mai sentita echeggiare da nessuna parte e che nessuno, ripeto, della stragrande maggioranza dei tifosi del Palermo, parla. Nell’immaginario malato di qualcuno, il tifoso del Palermo di ogni epoca dunque odia Zamparini, è un regionale, parla una lingua grottesca inesistente. Va da sé che davanti a tale follia reiterata non si può che provare commiserazione. Non ha cittadinanza e non può appartenere a nessun’altra categoria (tranne quella, l’unica, indicata in un delirante commento, l’ennesimo) chi legittimamente lo ha criticato per avere di fatto (lo dice la Storia al di là di pareri e sentenze che si contraddicono l’un l’altra) consegnato il Palermo a degli squallidi mestatori. Dalla uscita di scena di Re Mida qualcuno il cervello l’ha perso, anche emigrando (incluso l’encefalo); il che fa ritenere che il suo utilizzo sarebbe stato vano anche dentro il perimetro della conca d’oro. Ne abbiamo la dimostrazione. La Storia continua, i colori sono uguali, prima di Zamparini e anche dopo. Oggi. Panta rei. La quasi totalità dei tifosi lo sa. Tranne qualcuno che ce l’atturra ancora con Zamparini, che ci fu e che ora non c’è più.
Io conosco i nomi e conservo le prove (per motivi strettamente personali). I nick, per meglio dire, del web rosanero, ‘muri’, gruppi social, FB. La stragrande maggioranza di loro tifava Frosinone quel giorno, con autentica passione. Così come aveva tifato Verona, quella sera del maggio 2016, mentre il Palermo si stava giocando la salvezza, in Serie A. Porto ad esempio un sito, ormai inattivo, di emigrati ed ex emigrati, nell’Europa più periferica. Operai, lavoratori, ma veri visionari, capaci di guardare ‘ben oltre’ le siepi del cortile, verso un Palermo futuro, più bello e più grande che pria. [… +++++++++++++++++++ …]
Si può chiedere conto a loro, uno per uno, visto che ci sono le tracce informatiche di tutto, senza rompere i cog***ni a chi non c’entra nulla, a chi rivendica il diritto di criticare Zamparini o Mirri o Barbera o Polizzi e Ferrara senza mai aver tifato “contro” un solo giorno i colori rosanero e senza essere apostrofato da un perfetto sconosciuto o peggio identificato per u personaggio immaginario o no che sia senza alcun fondamento. Molto semplice. Si chiama rispetto. (Siamo comunque se non al 99,5 al 99% con questi presunti aggiornamenti)
giemme/Manuel f. Ovvero GIGINIELLU GIGI Idk Stop! Via Distanza!!
Niente Gigi, niente Pallavicino. Ossessionato paranoico grave. Te l’ho detto un milione di volte e continuerò. Inci++++. Fatti curare bene. l’ASP ti può aiutare. Non perdere questa opportunità. Arrossati, passillà, Sciò.
proprio non ce la fate ad essere normali, eh???? (gm)
Io sono normalissimo. Se vengo apostrofato continuamente per ciò che non sono non posso ignorarlo. Mi dispiace