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Trapani, dissidi in società: La Rosa sospende il mercato

Marco La Rosa, socio di maggioranza del Trapani (di cui detiene il 70%), ha pubblicato un duro comunicato in cui critica apertamente il comportamento dei soci di minoranza (Michele Mazzara è il principale rappresentante) che non hanno coperto i costi di gestione prestabiliti.

Nel comunicato di La Rosa si legge di un bilancio stilato ad inizio anno, che è stato approntato su determinate previsioni di apporti economici da parte dei soci partecipanti. Ma ha aggiunto: “Senonché, iniziando ad affrontare le spese di gestione mensili mi sono trovato a fare fronte alle incombenze solo ed esclusivamente con le mie forze, venendo meno l’impegno dall’altra parte societaria”.

Questo, quindi, ha portato La Rosa a prendere provvedimenti, “tra i quali, in via esemplificativa, la sospensione del mercato in entrata”. 


IL COMUNICATO

Scrivo il presente comunicato perché ritengo necessario, nella mia qualità di Amministratore Unico della SSD FC Trapani 1905, fare alcune considerazioni doverose verso la comunità che la Nostra Società rappresenta e verso i tanti affezionati tifosi.
Ho deciso di abbracciare, pochi mesi orsono, il “Progetto Trapani” non solo perché affascinato da un programma a lungo termine ma anche e soprattutto perché ho sempre creduto che la Serie D fosse, per usare un eufemismo, oltremodo ingenerosa per una realtà territoriale come Trapani e provincia. Mi ha aiutato nella scelta anche l’iniziale entusiasmo dell’intero ambiente, non per ultimo la manifestata quanto fattiva collaborazione della minoranza societaria.
Sull’onda di un sano entusiasmo si è proceduto, sin dall’inizio, a porre le basi per affrontare il campionato corrente nel migliore dei modi, giustamente professando anche la sana intenzione di concorrere per la vittoria finale, ben consci della forza dei nostri avversari.
Sin da subito, si è stilato un bilancio di previsione che avrebbe dovuto garantire la copertura delle spese necessarie per sopportare un progetto “ambizioso”. Detto bilancio di previsione, come è naturale che sia, è stato approntato su determinate “previsioni” di apporti economici da parte dei soci partecipanti.
Questa sana e disinteressata comunione d’intenti aveva forgiato in me la volontà di affrontare questa affascinante avventura.
Senonché, iniziando ad affrontare le spese di gestione mensili mi sono trovato, mese dopo mese, a fare fronte alle incombenze solo ed esclusivamente con le mie forze, venendo meno l’impegno dall’altra parte societaria, quantomeno nella misura ad essa spettante in ragione delle rispettive partecipazioni.
Ora, è chiaro che la mia posizione ed il mio impegno, come più volte precisato, devono considerarsi strettamente connessi a quelli che erano gli accordi assunti ad inizio stagione, considerati necessari per  garantire la chiusura della stessa in modo degno e decoroso per una realtà come la Nostra.
Mi vedo costretto, pertanto, in mancanza di un’immediata presa di posizione della minoranza societaria, idonea a concorrere alla copertura dei costi di gestione – per come concordemente programmati – passati e presenti, a prendere alcuni provvedimenti necessari quanto improcrastinabili tra i quali, in via esemplificativa, la sospensione del mercato in entrata.
Quanto sopra, ribadisco, al solo fine di salvaguardare le finanze della Società ed evitare, contestualmente, che l’attuale criticità finanziaria possa prestare il fianco ad azione di eventuali creditori.
Nella speranza che tale situazione possa essere superata non ritengo, per onestà intellettuale, di escludere che in caso di sua persistenza possano essere adottati, in futuro, altri e più drastici provvedimenti gestionali.

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