Troja a Catania si finge malato e non gioca contro il Palermo: “Contro i rosa mai”
Tanino Troja e l’amore eterno per il Palermo. Scompare una leggenda rosanero, ma le sue gesta rimangono incise nella storia. Tanino non soltanto amava il club, lo sentiva come una seconda pelle e da questo rapporto nacque un fatto curioso. Protagonisti? Il Palermo, il Catania e proprio il bomber che, passato in rossazzurro, decise di non giocare contro la formazione del cuore.
Siamo nella stagione 1976-77, Tanino ormai aveva deciso di smettere e comprò una boutique a Lignano Sabbiadoro. Un giorno, durante una colazione, si avvicina in macchina Carmelo Di Bella, volto noto del club etneo. “Buongiorno pensionato, che si dice?“, gli si rivolse in tono scherzoso ed amichevole convincendolo, dopo una lunga chiacchierata, ad indossare la maglia del… Catania.
“Ok, vada per l’ultimo anno“, disse Tonino alla moglie. L’attaccante non ha mai odiato il club rossazzurro, intendiamoci, ma Palermo è Palermo e supera tutto e tutti. L’incontro con Angelo Massimino, comunque, diede i frutti sperati. Troja sparò una cifra: 10 mesi a tre milioni al mese con assegni versati da un notaio. Nessun problema per il patron.
Ma il bomber ha sempre tifato Palermo, sin da piccolo, crescendo nel mito di Ghito Vernazza. Un tradimento totale sarebbe stato impensabile. Il 20 marzo 1977 appuntamento con il destino: i rosanero affrontano il Catania in trasferta, ma Troja non c’è. In che senso? Aveva deciso di non giocare. Troppo doloroso segnare un’ipotetica rete al club del cuore. E già dal lunedì il calciatore comincia a dire al tecnico che non sarebbe sceso in campo. “Scherzi…”, disse Di Bella.
“Mister – esclamò Tanino – se qualcuno la intervista dica che sono un punto interrogativo“. Si finse malato e saltò addirittura la preparazione. “Non volevo giocare contro – avrebbe dichiarato anni dopo a Repubblica -. Mai fatto in carriera. Ho incontrato il Brescia, la Juventus e altre facendo gol, tutte tranne il Palermo”. Quella gara finì 1 – 1 con reti di Osellame per i rosanero e Cantone per i rossazzurri.
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