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Troja a Repubblica: “Palermo mi ha dato tutto. Brunori, il record è mio”

Il periodo passato a Brescia, ma soprattutto a Palermo dove è entrato nella storia. Tanino Troja si racconta a Salvatore Geraci su Repubblica e parla della sfida a distanza con Brunori per il quarto posto di cannoniere nella storia rosanero.

No, non ci sto. E mi spiego – dice  Troja -. Mi mancano tre gol: la doppietta contro il Napoli annullata a tavolino perché l’arbitro Sbardella venne tratto in salvo a fine partita dall’elicottero atterrato sul terreno di gioco e uno col Vicenza. E le reti me le tengo strette. Ammiro Brunori, quando mi supererà, sarò felice”.

Le similitudini sono con un altro calciatore di Corini. “Mi ha colpito Soleri, mi fa simpatia per la voglia e la grinta che ci mette quando viene chiamato in causa. In questo mi somiglia. Non lo toglierei mai”. Venerdì Palermo-Brescia, e i rosa hanno il destino nelle loro mani.


Ho sempre tifato per il Palermo perché il mio idolo era Vernazza. Durante gli allenamenti, mi mettevo dietro alla rete per guardare Ghito e Gomez che calciavano. Uno spettacolo. E se il pallone finiva fuori correvo come un matto per prenderlo e riportarlo ai due campioni. Oggi, quando vedo le maglie rosa, mi vengono i brividi. Il Palermo mi ha dato tutto“.

Sul quotidiano Troja racconta il suo passato: dalle reti segnate (“Quello che mi sta più a cuore è contro il Bologna”) alle mangiate con De Grandi in cui rimaneva… digiuno. Infine l’esperienza a Catania. “Al ritorno dissi a Di Bella che non avrei giocato. Al mister sembrava uno scherzo. Contro il Palermo, mai. Non mi era capitato prima. Mi finsi malato e mantenni la parola”.

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13 thoughts on “Troja a Repubblica: “Palermo mi ha dato tutto. Brunori, il record è mio”

  1. Da bambino mio padre mi portava alla Favorita per vedere giocare il Palermo di Troja, bei ricordi.
    Mi fa piacere che la pensi come me su Soleri, io lo farei giocare sempre!

  2. 1 Kg di arance Tarocco, belle sanguigne, e 1 Kg di cacuocciula tutt’ammaccate. Il peso è lo stesso. Nella Hall of Fame (monumento equestre a Zamparini) del Museo Rosanero, né Troja né Vernazza, appena  un centinaio di voti ciascuno. Il tifoso rosanero, si sa, è molto giovane, la memoria è dei vecchi.

    1. Sarebbe stato meglio fare votare i tifosi per periodi: Albori, anni 20-30, anni 40-50, anni 60-86, anni 87-2003, anni 2004 a oggi.

  3. Divagazione, a proposito di memoria, per una curiosità (‘chiedo scusi’). Nella pubblicità qui sopra, apparecchi acustici, mi sembra di riconoscere il gestore di un vecchio sito rosanero, (‘muro’) ormai chiuso da tempo. Più o meno vent’anni fa, il mio primo approccio al web rosanero. Più che invecchiato mi sembra molto ingrassato, ma è forse colpa della strana capigliatura (da wrestler ?). Comunque, auguri.

  4. Grande Tanino Troja!
    Anch’io dagli ex parterre della Favorita, con mio padre e mio zio ho visto quanto eri forte!
    Ricordo un gran tiro ,che sento ancora il rumore potente, dalla lunetta de centrocampo, il portiere lo blocca oltre la linea di porta.
    Col Var era sicuramente gol!
    Davvero bei ricordi!
    Forza Tanino e Forza Palermo Sempre!

  5. Troia,mitico centravanti del Palermo anni 68/70.Gol di testa al Cagliari.Ma cosa successe con il Napoli,a quei tempi.Elicotero in campo.Ero giovane.

  6. Troia,mitico centravanti del Palermo anni 68/70.Gol di testa al Cagliari.Ma cosa successe con il Napoli,a quei tempi.Elicottero in campo.Ero giovane.

  7. Successe che l’arbitro diede un rigore fasullo al Napoli, segnò Altafini che pareggiò dopo i 2 goal di Troia, lo stesso Altafini si rivolse al pubblico facendo il gesto dell’ombrello, successe il finimondo, invasione di campo. poi il Napoli segnò il terzo goal

  8. Grazie ,Tanino per le emozioni che ci hai dato,gol al Genoa in rovesciata,e mi entusiasmava quando lanciato sulla fascia ,lasciava scivolare il pallone lasciando il difensore sul posto,con il Napoli c’ero anch’io, ricordo altafini che è dovuto scappare per evitare le botte, grazie

  9. A quei tempi circolava la voce che Tanino fosse ghiotto di stigghiole e per questo alcune volte non rendeva molto in campo.

  10. E ricordo pure, con un sorriso di malinconia, che in alcune partite, quando l’avversario gli toglieva il pallone, si voltava verso la panchina dove sedeva Carmelo Di Bella e con le mani sui fianchi sembrava dirgli: guarda a questo, mi ha tolto il pallone !

  11. Tanino Troja grande centravanti, di lui i goal più belli e impossibili. Altri tempi che non torneranno mai più

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