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Uefa, no a “Football’s Coming Home” a Wembley: “Ingiusto per l’Italia”

Volevano che a Wembley suonasse “Football’s Coming Home” ma la richiesta è stata respinta con decisione dall’Uefa. La canzone che è diventato tormentone degli inglesi agli europei non ottiene l’approvazione dell’organizzazione calcistica che ne viete la diffusione in campo subito prima della gara.

Il perché è presto detto. La richiesta degli autori Baddiel e Skinner che avrebbero voluto anche esibirsi sul campo prima del fischio d’inizio, è ritenuta “troppo di parte” dall’Uefa che ritiene sarebbe “un’ingiustizia per gli italiani”.

Il brano è stato composto per gli Europei 1996 e durante la competizione ha rappresentato il “grido di battaglia” dei tifosi inglesi. Qui il vero inno inglese.


Skinner, presentatore e autore del testo insieme a Baddiel, ha cercato di difendere la sua posizione facendo il paragone con l’Italia che ha suonato nessun dorma in occasione della sfida degli Azzurri contro la Turchia all’Olimpico, ma la Uefa ha replicato che in quell’occasione si trattava soltanto di pre-riscaldamento.

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