Calaiò: “Palermo, crisi fisiologica ma sul mercato si poteva fare di più”
Scelte sbagliate. L’agente di mercato Umberto Calaiò, ospite di “Petali di Rosa” (in onda ogni lunedì sera alle 21 su Tele One) parla del momento dei rosanero alla vigilia del match con l’Ascoli, tra problemi fisici sempre maggiori e una crisi di risultati che stenta a concludersi, tornando anche sulle scelte fatte sul mercato nella sessione invernale.
LE PROBABILI FORMAZIONI DI PALERMO – ASCOLI
Calaiò fa la sua fotografia al campionato di serie B, tra squadre che entrano in crisi e poi si rilanciano: “Crisi fisiologica per il Palermo? In assoluto sì, perché è la prima volta per i rosa, mentre nelle prime giornate nessuna squadra ha ammazzato il campionato, nemmeno Empoli e Frosinone che ora sono avanti. Il Parma è ancora in corsa per i playoff e per la promozione diretta, ma è caduto un po’ troppe volte; il Bari fino a 3 settimane fa era indietro, ma ora si è ripreso e adesso ha agganciato i rosa”.
TEDINO: “BISOGNA USCIRNE TUTTI INSIEME”
E sulla prestazione di sabato scorso a Vercelli dice: “Dopo 3 sconfitte consecutive, se il Palermo avesse vinto in casa della Pro Vercelli (che ha fatto 5 risultati utili consecutivi) avremmo parlato di rilancio. Poi se la squadra ha davvero cambiato marcia lo scopriremo contro l’Ascoli e capiremo se il bicchiere di Vercelli era mezzo pieno o mezzo vuoto. La crisi poi bisogna valutarla in relazione allo stato di salute dei giocatori”.
L’agente si interroga sui tanti problemi fisici in casa Palermo: “Preparazione sbagliata? Chi sta sul campo può capire meglio di chi sta fuori come sta la squadra sul piano della forza e della velocità, ma certamente la rosa sul piano numerico adesso è molto stretta, soprattutto sugli esterni (quando sul mercato si potevano prendere Del Grosso o Rubin). Se poi Tedino dice che la squadra ha pagato i 15-20 giorni di sosta, qualcosa ovviamente saprà e sinceramente vorrei capire quale sia stato il problema”.
ZAMPARINI: “PALERMO IN CONFUSIONE. TEDINO? QUANDO HA TOLTO CORONADO…
Poi il giudizio sul mercato dei rosa: “Io guardo alla squadra e al suo assemblaggio: il mio giudizio non è positivo e non per la scelta di essere conservativi (che ci può stare), ma per l’immobilismo degli ultimi giorni. A fine girone di andata eri primo e avevi Cionek, Embalo e Monachello: prima di cederli bisognava coprire queste pedine e invece il Palermo ha scelto di non aprire i cordoni della borsa e ora manca Aleesami, manca pure Morganella e Rispoli è a mezzo servizio. E dico di più: noi agenti facciamo ovviamente gli interessi dei nostri assistiti, ma (per esempio) se Cionek ti serve perché non lo tieni fino a fine stagione, anche se va a scadenza, anziché assecondarlo?”
INFERMERIA PIENA: SI FERMA ANCHE GNAHORE
E amplia il ragionamento: “Ma se io voglio cambiare in corso d’opera, modificare o sprintare con giocatori diversi, perché devo essere costretto ad adattare i vari Murawski, Fiordilino ed Embalo sulla fascia o schierare Szyminski? Se proprio dovevi fare un mercato al risparmio, prima guarda dentro, guarda anche alla Primavera e se poi non trovi nulla guarda in B o in C se c’è qualcosa e fai delle operazioni in prospettiva. Coronado di fatto è l’unico giocatore che il Palermo ha davvero pagato in Serie B la scorsa estate. Io ho visto Empoli – Ternana per lavoro (vittoria stentata dei toscani) e poi vedo Empoli – Palermo: sul mercato il ds Pietro Accardi ha preso Gabriel, ha preso Maietta… il Palermo invece ha aspettato l’ultimo minuto, rimanendo a mani vuote”.
Mentre parla, Umberto Calaiò dà uno sguardo allo smartphone per seguire il fratello Emanuele (assist decisivo nella vittoria per 0-1 del Parma a Salerno) e la domanda sul suo possibile approdo in rosanero arriva puntuale: “La nostra disponibilità c’era, ma da un certo momento in poi i rosanero hanno virato su Di Carmine (forse più commerciabile in prospettiva) e non ci hanno più chiamato, ma ci può stare”.
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