Varriale: “Le accuse della mia ex? Ho sbagliato, ma ci siamo colpiti in due”
Enrico Varriale, volto noto del giornalismo sportivo italiano ed ex vicedirettore di Rai Sport, è accusato di lesioni e stalking ai danni di una donna con cui ha avuto una storia più breve di un anno, e che ha rifiutato un’offerta di 15mila euro per ritirare la querela.
In un’intervista per La Repubblica, il giornalista spiega così la vicenda: “Lei veniva a Roma, da me, una settimana sì e una no. Diceva di essere “prigioniera” di un matrimonio inesistente. Piangeva al telefono, si sentiva in gabbia. Ritenevo la cosa umiliante per lei e per me, così le ho chiesto di scegliere, un rapporto saltuario non mi interessava. A maggio, come tappa intermedia, aveva affittato una casa vicino alla mia”.
Il giornalista spiega nel dettaglio come sarebbe andata: “Stavamo litigando. Io parlavo lei chattava. Le chiedo di smettere. E una volta, e due e tre. Le tiro via il telefonino. Lei mi salta addosso. Non le ho mai messo le mani alla gola. Ci siamo colpiti tutti e due ma sono cose che non devono capitare. Non mi sono controllato. Ma non sono un violento, non sono uno stalker, non ho provato a strangolarla”.
È lui stesso ad anticipare il tema dell’altro capo di accusa, quello dello stalking. La giudice accusa Varriale anche di aver “ossessivamente cercato” di contattare la sua ex dopo la lite. Dal 6 agosto al 27 settembre le ha inviato 43 messaggi: “Eravamo abituati a scambiarcene 30-40 al giorno – si giustifica lui – . Se mi avesse detto “mi disturbi” sarei sparito“. Dal suo cellulare, sono partite telefonate verso la ex compagna anche di notte, “ma lei era famosa perché non dormiva mai. Si alzava alle tre e cominciava a scrollare il telefono. Una volta era online e ho provato”, conclude lui.
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