Vazquez sull’addio al Parma: “Nessuno si è fatto vivo…”
FOTO PEPE / PUGLIA
Non si è conclusa nel migliore dei modi l’avventura di Franco Vazquez al Parma, che lo ha lasciato andare in scadenza di contratto (e da oggi il ‘Mudo’ è svincolato). Si percepisce un po’ di rammarico nelle parole del trequartista argentino, intervistato da ‘ParmaToday’ per spiegare come siano andate le ultime settimane e in generale per parlare della sua esperienza a Parma.
“Dieci giorni fa – racconta Vazquez – il mio agente mi ha chiamato dicendo che nessuno si era fatto vivo per il rinnovo, ma sarei rimasto volentieri. Nessuno è venuto a parlarmi di rinnovo e di niente. Non si può parlare di rinnovo se non c’è una negoziazione. Ma anche questo è il calcio: ho accettato la decisione. Peccato…”.
Sulle ultime due stagione, il ‘Mudo’ dice di aver “fatto di tutto per aiutare il Parma, ma non è bastato. Quest’anno eravamo vicini all’obiettivo e vederlo sfumare è stato un po’ come vedersi crollare il mondo addosso. Ho pianto perché non sono riuscito a portare il Parma in Serie A, dove merita di stare”.
Vazquez aggiunge “di essere stato molto bene a Parma”, ma ammette anche che non si aspettava di fare così fatica in campo: “No, sinceramente non me lo aspettavo. Sapevo però che il campionato di Serie B fosse complicato e avere una squadra giovane tante volte può richiedere tempo in un percorso di costruzione della mentalità vincente. Coi giovani serve tempo. Ma il nostro obiettivo è stato sempre quello di andare in Serie A”.
Infine, Vazquez parla anche di alcuni compagni ai tempi di Palermo: dai tecnici Maresca – “un amico, una persona che come compagno di squadra mi ha aiutato tanto ai tempi di Palermo” – e Iachini – “l’allenatore che mi ha dato fiducia e la possibilità di dimostrare il mio valore” – fino all’ex compagno Dybala, un giocatore “straordinario, abbiamo giocato insieme a Palermo e si vedeva che poteva crescere ancora. Potevo solo immaginare che facesse questo tipo di carriera. Sono felicissimo per lui. Siamo molto legati, tra noi c’è un legame che va oltre il calcio”.
La domanda nasce spontanea, perché il Palermo non prova a prenderlo?
Perché ha 34 anni e perché fa 1 partita buona ogni 10 giocate.
ma non rientrerebbe fra i giocatori bandiera?
Vasquez per uno o due anni, alla Lucioni, non sarebbe male. Ma se ci fosse da scegliere tra lui e Verre preferirei quest’ultimo
Con Vasquez si potrebbe anche fare un discorso di prospettiva. Appese le scarpe al chiodo potrebbe cimentarsi come dirigente o trainer.