Verona – Atalanta 0 – 2, LE PAGELLE: Zapata e Malinovskyi top
VERONA – ATALANTA 0 – 2 | Marcatori: 33′ p.t. Malinovskyi (A) su rigore, 43′ p.t. Zapata (A)
L’Atalanta vince 2 – 0 il lunch match della 28a giornata contro il Verona. Gasperini vince, grazie a Malinovskyi e Zapata, la sfida contro Juric (non in panchina perché squalificato), che è stato suo vice nella stagione 2012-13 a Palermo. I nerazzurri raggiungono la Juve a 55 punti al terzo posto e si confermano fra le principali candidate per un posto in Champions.
Gasperini stupisce tutti e decide di schierare una formazione inedita nell’Atalanta. La Dea, infatti, scende in campo con la difesa a quattro, l’ultima volta era successo nel settembre del 2016 contro il Palermo. La scelta tattica dei nerazzurri funziona e il Verona non riesce a mettere in difficoltà i bergamaschi, che riescono a portare più uomini in avanti a supporto di Zapata e blindano la vittoria già nel primo tempo.
SERIE A, LE PARTITE DELLA 28a GIORNATA
VERONA (3-4-2-1): Silvestri 5; Dawidowicz 5,5, Ceccherini 5 (dal 1′ s.t. Udogie 6), Lovato 5; Faraoni 6, Tameze 6, Veloso 5,5 (dal 1′ s.t. Sturaro 5), Dimarco 5 (dal 1′ s.t. Lazovic 6); Barak 5 (dal 34′ s.t. Ilic s.v.), Zaccagni 5,5; Lasagna 5,5 (dal 16′ s.t. Favilli 5,5).
ATALANTA (4-2-3-1): Gollini 6,5; Toloi 6 (dal 19′ s.t. Maehle 6), Romero 7, Palomino 6,5, Dijmsiti 6; De Roon 6, Freuler 6,5; Malinovskyi 7,5 (dal 42′ s.t. Kovalenko s.v.), Pessina 6 (dal 31′ s.t. Ilicic 6,5), Miranchuk 6 (dal 19′ s.t. Pasalic 6); Zapata 7,5 (dal Muriel 6,5).
I MIGLIORI
Zapata: Una forza della natura. Con il primo passo raggiunge una velocità pazzesca e nessuno riesce a riprenderlo. Quando è nella forma migliore, diventa incontenibile.
Malinovskyi: La qualità dell’Atalanta nella trequarti offensiva. Inventa giocate intelligenti, che gli permettono di saltare l’uomo e servire in modo perfetto Zapata, come in occasione del 2 – 0. Bravo anche a spiazzare Silvestri dagli undici metri.
Romero: Super prestazione del difensore argentino. Agli attaccanti di Juric non concede niente e si concede degli anticipi molto belli e, soprattutto, efficaci.
I PEGGIORI
Barak: Fuori dalla partita. Non si smarca mai dai centrocampisti nerazzurri e, infatti, i palloni che tocca in tutta la gara sono davvero pochi.
Dimarco: Clamorosa ingenuità quando salta in area di rigore con il braccio largo e regala un penalty, che permette alla Dea di sbloccare la partita. Per il resto combina poco, sia in attacco che in difesa. Juric lo cambia appena può.
Lovato: Perde di tanto il confronto con Duvan Zapata. Troppo debole nei duelli fisici, ma anche troppo lento quando deve fronteggiare l’attaccante colombiano, che lo supera facilmente in velocità.
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