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Voglia di riscatto e giocatori “fuori categoria”: il Padova ci riprova, un anno dopo

Il Padova ci riprova, un anno dopo. I biancorossi sono arrivati per il secondo anno consecutivo alle finali playoff di Serie C e non hanno intenzione di fallire ancora. La beffarda promozione sfuggita solo ai rigori contro l’Alessandria (dopo due 0 – 0 tra andata e ritorno) ancora brucia e in questa doppia sfida contro il Palermo l’obiettivo per i veneti è uno solo.

La società, a inizio campionato, dopo la cocente delusione dell’annata precedente, decide di investire ancora di più per arrivare alla promozione diretta. L’organico è forse il più completo di tutta la Lega Pro, con tanti giocatori “fuori categoria”. Il capitano è Ronaldo (centrocampista brasiliano con un gran piede) ma ci sono altri calciatori importanti come Jacopo Dezi, Simone Della Latta, Antonio Donnarumma (fratello di ‘Gigio’), Arlind Ajeti… I marcatori più prolifici sono Cosimo Chiricò con 13 gol fatti e Fabio Ceravolo con 11.

La stagione del Padova inizia con Massimo Pavanel in panchina e Sean Sogliano come d.s. ma a febbraio la società sceglie, visti i risultati al di sotto delle altissime aspettative, di cambiare tutto. Massimo Oddo decide di “scendere” in Serie C per la prima volta in carriera, accettando l’allettante offerta di Massimiliano Mirabelli, nel mentre diventato responsabile dell’area tecnica (e direttore sportivo). Il nuovo allenatore è una ventata d’aria fresca per la squadra, che inanella una serie di risultati utili consecutivi (nove vittorie e un pareggio nelle prime dieci di Oddo) riaccendendo la lotta per il primo posto. I sogni di gloria si spengono nelle ultime due sfide di regular season: è 0 – 0 nello scontro diretto col Südtirol e all’ultima giornata arriva la sconfitta contro la Virtus Verona. Il modulo più utilizzato dal tecnico ex Pescara è il 4-3-3 ma la squadra è in grado di cambiare, anche a gara in corso; il punto fermo è la difesa a quattro.


Il Padova conclude quindi la regular season al secondo posto del Girone A – dietro al Südtirol ma dopo un finale di stagione al cardiopalma – collezionando 85 punti in classifica, frutto di 25 vittorie, 10 pareggi e tre sconfitte (una sola in casa), con 60 gol fatti (miglior attacco) e 26 subiti (seconda miglior difesa). I biancorossi vincono anche la Coppa Italia Serie C, superando in finale proprio il Südtirol. Il cammino ai playoff della squadra di Oddo comincia a quasi un mese di distanza dall’ultima giornata di campionato (persa contro la Virtus Verona) contro la Juventus U23, superata grazie al vantaggio della migliore classifica (vittoria dei biancorossi in trasferta per 0 – 1 ma sconfitta in casa con lo stesso risultato). Poi c’è il doppio confronto col Catanzaro in semifinale, molto equilibrato e deciso da un gol di Chiricò proprio all’ultimo secondo della gara di ritorno.

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6 thoughts on “Voglia di riscatto e giocatori “fuori categoria”: il Padova ci riprova, un anno dopo

  1. Squadra forte, rinforzata addirittura poco dopo la finale persa ai rigori. Così si fa . Noi ci proveremo, con le nostre armi , i nostri limiti noti e tanto entusiasmo. Poi sarà futuro.

  2. Vi dico solo questo così potete capire il mio concetto se il Catanzaro avesse scelto Baldini al posto di Vivarini credo che neanche le avrebbe disputate queste partite perchè sarebbe stato promosso al posto del Bari!
    Questo Padova con tutto il rispetto, non lo temo.

  3. Il Padova ha alcuni buoni giocatori ma non ho visto un Padova che gioca bene. Il Palermo gioca meglio del Padova ma nella finale contano anche altre cose, ce la giochiamo, come sempre sarà importante il risultato dell’andata.

  4. Il Padova ha un’ottimo organico ed ha fatto un grande percorso in campionato ,ma guardando le gare con il Catanzaro non mi è sembrata una corazzata anzi ai punti secondo me merita di più la compagine calabrese.
    Detto questo le sfide contro i veneti saranno tostissime e ci vorrà un super Palermo per avere la meglio dei biancorossi.
    FORZA PALERMO

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