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Wembley Stadium: storia e caratteristiche della sede della finale di Euro2020

Lo stadio di Wembley ospiterà la finale di Euro 2020 del prossimo 11 luglio. Italia e Inghilterra scenderanno sul campo che ha già ospitato due finali di Champions League e la finale di calcio olimpionico del 2012.

Sorto sulle ceneri del vecchio Wembley Stadium, la sua realizzazione ha provocato feroci polemiche. La distruzione del vecchio impianto ha previsto infatti l’abbattimento delle due iconiche torri sulle quali vigeva dal 1976 il vincolo storico-architettonico. Tuttavia, nel 2002 è stata posta la prima pietra, e cinque anni dopo Londra ha inaugurato il nuovo modernissimo impianto. Era il 24 marzo 2007, una data forse cara anche alla memoria sportiva italiana. Il match di inaugurazione ha visto affrontarsi le divisioni U-21 di Inghilterra e Italia. In quell’occasione, Giampaolo Pazzini ha messo a segno una tripletta salutata con grande entusiasmo dal pubblico di Wembley (3 a 3 il risultato finale).

Costato oltre 750 milioni di sterline, con 90.000 posti a sedere è lo stadio più capiente del Regno Unito. In Europa, è secondo solo al Camp Nou di Barcellona. L’impianto è dotato di un tetto mobile, che una volta richiuso del tutto riduce la capienza a 70.000 posti. All’esterno, la struttura è ben riconoscibile dal caratteristico arco in acciaio. Una semi ellisse alta 133 metri progettata per sorreggere la struttura. All’interno, è stato riposizionato il palco reale che faceva già parte del vecchio Wembley. L’impianto è di proprietà della The Wembley National Stadium Ltd, società interamente partecipata dalla Federazione inglese (FA).


Non un campo qualunque per Harry Kane. Nella stagione 2017/2018, il Tottenham si è infatti “trasferito” a Wembley in attesa del completamento dei lavori del Tottenham Hotspur Stadium, anch’esso costruito sulle ceneri del vecchio storico impianto: il White Heart Lane.

Sulla base dell’accordo con l’Uefa, Wembley è pronta ad accogliere i 65 mila tifosi che hanno già assistito alle semifinali, vale a dire il 75% della capienza totale. Dall’Italia, sono pronti a partire i mille tifosi azzurri che hanno accettato le rigide condizioni poste dal governo inglese (soggiorno massimo di 12 ore e trasporti esclusivi con voli charter e mezzi privati). La FIGC si è fatta carico dell’organizzazione, impegnandosi ad assicurare il trasferimento dei tifosi nel rispetto delle norme di sicurezza.

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