​​

Zamparini, gli arresti, la Cassazione, il Palermo: ecco gli scenari possibili

Maurizio Zamparini saprà nella stessa giornata del 24 gennaio dalla Corte di Cassazione se sarà ancora un uomo libero o se gli verrà imposta la misura cautelare degli arresti domiciliari decisa dal Tribunale del Riesame a inizio dello scorso mese di ottobre. L’udienza si svolgerà in mattinata e la decisione si dovrebbe conoscere subito dopo.

Saranno 15 giorni emotivamente delicati per l’uomo che ha fatto la storia del Palermo del terzo millennio e che si era “ribellato” alla decisione di tre mesi fa definendosi “uomo profondamente onesto e lontano mille miglia dai reati che vengono ipotizzati”. Amarezza personale amplificata dalle motivazioni che il Riesame ha reso note a novembre nelle quali Zamparini viene definito “incline alla commissione di delitti di falsità soprattutto in ambito economico” e in cui si dice che le esigenze cautelari sono richieste perché persisterebbe il rischio di reiterazione del reato in quanto Zamparini ha dimostrato “chiaro spregio delle regole della trasparenza”.

GLI INGLESI SONO ARRIVATI A PALERMO


Provvedimento corretto o eccessivamente pesante nei confronti di Zamparini? Gli avvocati difensori Antonio Gattuso del Foro di Palermo e il professore Enrico Marzaduri di Pisa presenteranno alla Corte di Cassazione una memoria nella quale fra l’altro si farà riferimento alla avvenuta cessione del pacchetto azionario del Palermo, cosa che renderebbe impossibile una eventuale reiterazione del reato non avendo l’imprenditore friulano alcun ruolo attivo nella società.

Quali sono gli scenari possibili? Tecnicamente tanti, anche perché la Cassazione esaminerà pure i ricorsi presentati dalla Procura della Repubblica sia sulle misure personali nei confronti di Zamparini che sul sequestro di beni. Andiamo con ordine cercando di fare chiarezza.

La Cassazione potrebbe:

a) confermare il provvedimento del Riesame e in quel caso scatterebbero i domiciliari per Zamparini;
b) annullare senza rinvio il provvedimento, respingendo quindi l’ipotesi dei domiciliari, cosa comunque abbastanza rara;
c) annullare il Provvedimento con rinvio affinché alcuni aspetti del provvedimento vengano rivalutati alla luce di fatti nuovi, come appunto la cessione della società che farebbe venire meno determinati presupposti.

Ed è quest’ultima l’ipotesi apparentemente più verosimile. Perchè sugli arresti domiciliari inflitti a Zamparini c’è anche il ricorso della Procura? Sembra una incongruenza ma non lo è. Il Riesame infatti ha disposto i domiciliari per il reato di falso in bilancio escludendo invece i reati di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e di autoriciclaggio, reati che secondo la Procura sarebbero invece stati commessi da Zamparini e che costituiscono importanti capi d’accusa del procedimento penale che porterà molto probabilmente, tra non molte settimane, alla celebrazione di un processo.

Per i meno avvezzi alle materie in oggetto specifichiamo che secondo l’articolo 11 D.Lgs 74/2000 commette il delitto di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte “chiunque, al fine di sottrarsi al pagamento di imposte sui redditi e sul valore aggiunto ovvero di interessi o sanzioni amministrative relativi a dette imposte di ammontare complessivo a 50.000 euro, aliena simulatamente o compie atti fraudolenti sui propri o su altrui beni idonei a rendere in tutto o in parte inefficace la procedura di riscossione coattiva”. L’autoriciclaggio si configura invece quando un soggetto “avendo commesso – o concorso a commettere – un delitto non colposo, impiega, sostituisce, trasferisce, in attività economiche, finanziarie, imprenditoriali o speculative, il denaro, i beni o le altre utilità provenienti dalla commissione di tale delitto, in modo da ostacolare concretamente l’identificazione della loro provenienza delittuosa”.

Al di là dei tecnicismi è evidente che il pronunciamento della Cassazione, proprio per i motivi suddetti, potrebbe inevitabilmente avere importanti riflessi sull’azione penale portata avanti dalla Procura e che verte principalmente sull’operazione della cessione del marchio coinvolgendo le società Mepal e Alyssa. Tra i ricorsi della Procura che saranno esaminati (in linea puramente teorica potrebbero essere giudicati inammissibili) c’è anche quello sul sequestro di somme di denaro. La Procura, come si ricorderà, aveva chiesto un sequestro di circa 50 milioni di euro nei confronti del Palermo, il Gip Anfuso autorizzò solo il sequestro di poco più di un milione e successivamente il Palermo vinse il suo ricorso davanti al Riesame ottenendo la disponibilità della somma.

LEGGI ANCHE

ZAMPARINI, LA CASSAZIONE DECIDE IL 24 GENNAIO

BRIGNOLI: “SPERO DI GIOCARE LA A CON IL PALERMO”

NESTOROVSKI GIÀ AL LAVORO

8 thoughts on “Zamparini, gli arresti, la Cassazione, il Palermo: ecco gli scenari possibili

    1. Ormai anche le pietre hanno capito come stanno realmente le cose tranne alcuni tifosi e qualche giornalista che ancora crede alle favole!!!!!!!!!!!

  1. “Gli avvocati difensori Antonio Gattuso del Foro di Palermo e il professore Enrico Marzaduri di Pisa presenteranno alla Corte di Cassazione una memoria nella quale fra l’altro si farà riferimento alla avvenuta cessione del pacchetto azionario del Palermo, cosa che renderebbe impossibile una eventuale reiterazione del reato non avendo l’imprenditore friulano alcun ruolo attivo nella società”. Avete capito, veri tifosi originali certificati 100% ? Cui prodest la simulazione di vendita ?

  2. Gli avvocati difensori Antonio Gattuso del Foro di Palermo e il professore Enrico Marzaduri di Pisa presenteranno alla Corte di Cassazione una memoria nella quale fra l’altro si farà riferimento alla avvenuta cessione del pacchetto azionario del Palermo, cosa che renderebbe impossibile una eventuale reiterazione del reato non avendo l’imprenditore friulano alcun ruolo attivo nella società.

    Sta vendita arrunzata é dovuta a questo?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *