Zamparini: “Garanzie nulle sugli investimenti, non chiudo le porte a Baccaglini”

Il nuovo Palermo nel segno di…Maurizio Zamparini! Closing saltato, l’offerta di Paul Baccaglini non ha convinto il patron friulano. Un nulla di fatto dopo mesi di trattative. “La delusione non è tanto per la cifra offerta o per le tempistiche, ma perché non mostrano quanto hanno intenzione di investire per creare un Palermo, un nuovo stadio e un centro sportivo”, spiega Maurizio Zamparini a Il Giornale di Sicilia.

Una situazione che porterà il patron friulano a valutare anche azioni legali: “Nel contratto c’è scirtto che avrebbe dovuto investire circa 200 milioni e invece non c’è nulla. Come faccio a dare io ad una città che voglio bene e ai colori rosanero una cosa non sicura?”, si chiede il patron. Un gesto d’amore, anche in questo caso, fa capire. Il lasciare il Palermo in mani sicure e sempre stata la priorità di Zamparini. L’affare con Frank Cascio, del resto, è saltato per analoghi motivi.

Una situazione che già a Zamparini puzzava da tempo, ma rassicura: “Vado avanti con il piano 2, con la mia presenza a sostegno della struttura che abbiamo già creato. Da 10-15 giorni le cose si protraevano  e ho capito che ci fossero dei movimenti strani. Penso agli articoli di giornale che davano una società da sempre sana come in difficoltà, poi a tutte le cose che sono successe a Palermo, compresa l’ultima di qualche giorno fa quando è stata messa in dubbio persino la nostra iscrizione”. Situazioni che a Zamparini non sono piaciute e che gli hanno fatto drizzare le orecchie. Qualcosa non andava.

Il patron friulano però non ha del tutto voltato pagina sul fronte della cessione e lascia più di uno spiraglio aperto: “Per Baccaglini le porte non sono chiuse ma deve fare un passo indietro e peresentarsi con le credenziali giuste soprattutto per la città e non per me. Nessuna scadenza, ma non può pensare di fare il presidente gratis. Deve portare investimenti, ha fatto delle promesse e io ho trovato una seconda soluzione con un presidente di alto livello, una garanzia per la Sicilia”. Zamparini conclude con una stoccata: “Nella lettera d’intenti, la banca si era detta disposta a mettere 100 milioni nell’investimento, ma da questa cifra si è arrivati a niente”.