Zamparini a SN: “Sono indignato, un danno enorme per il Palermo”

Una notizia che ha scosso l’ambiente rosanero. Questa mattina blitz della Guardia di Finanza nella sede del Palermo, controlli al “Barbera” sui documenti del club e reati imputati al presidente Zamparini.  “È la fine di un complotto che però non finirà perché io sono un uomo tosto“, afferma il patron ai nostri microfoni. “Io sono tranquillo a livello personale, ma sia io che la mia famiglia siamo indignati – prosegue  – . Sono preoccupato per il Palermo”.

Zamparini che però non rimarrà fermo a guardare: “Ho incaricato i miei legali di fare un contro perizia sui quei documenti, spiegando il perché di operazioni normali e legali senza che ci sia alcun reato. Di solito è la Finanza a fare la perizia e poi le eventuali irregolarità le mandano al pm. Questa volta è successo il contrario“, spiega. “C’è una manovra da cinque mesi contro il Palermo. Hanno strumentalizzato alcune notizie, la Procura è in buona fede ma ha creduto a certi soggetti“. E Zamparini svela un retroscena: “Venerdì mattina Baiguera mi chiama dicendomi che secondo alcune voci, una persona del tribunale aveva detto che se non cedevo la società venivano in Friuli ad arrestarmi. Ci sono testimoni, c’è la telefonata registrata“, svela il patron.

Una chiamata che getta delle ombre sulla situazione attualmente in corso. Ma Zamparini ha anche dei sospetti: “Sospetto del gruppo che c’era dietro a Baccaglini. La mia preoccupazione su di lui non erano i soldi che andavano a me ma su quelli che erano da investire. Con Baccaglini speravo in una ventina di milioni per fare una squadra forte. Non ce l’ho con lui“, ribadisce il patron. Zamparini però, dopo il blitz della Finanza, fa notare: “Il danno è enorme. Quando mi sono accorto che Baccaglini non aveva i mezzi, mi sono rivolto ad una persona che stamattina condivideva in pieno il mio progetto. Con quanto successo oggi questa persona si presenterà? Il mio ds e il mio allenatore sono a lavoro in ritiro, che credibilità acquisiamo? Ho trovato questo dagli Stati Uniti che vuole entrare in società, la JP Morgan mi ha fatto un finanziamento da 100 milioni per il centro commerciale di Palermo, che figura ci facciamo? Un danno patrimoniale enorme“.

Zamparini è stizzito da una vicenda che danneggia il Palermo a livello economico e di immagine all’estero: “Io avevo trovato la persona che sarebbe venuta a fare il presidente, io voglio uscire dal calcio ma non posso regalare il Palermo anche se è in Serie B. Non siamo in fallimento, la situazione deibitoria è normale. 40 milioni su 100 milioni di attivo. Perché strumentalizzare tutto?“, si chiede Zamparini. “Che reato ho commesso verso la città dopo 15 anni dove ho dato sangue e soldi? E’ una vergogna per Palermo tutta – tuona – . Una parte di tifosi è strumentalizzata, con i risultati positivi si calma tutto. Ricevo tante lettere da tifosi che sono con me  e mi chiedono scusa. Ma questi non vanno sui giornali. Quelli che mi contestano sono una minoranza“.

“Sono venuti a prendere i documenti a casa mia come se fossi un ladro – afferma esterrefatto il patron – , davanti a mia moglie e mio figlio. Siamo un paese incivile, lo possono fare quando uno è per esempio mafioso. Ma non è normale per una persona onesta come me. Sono rimasto traumatizzato, mia moglie è furiosa e vuole andare via da questo paese. Faremo una contro offensiva. Il Palermo subirà un grosso danno, che messaggio diamo alla squadra? Stavo costruendo per tornare in Serie A”, conclude il patron.