Zamparini, Tedino e quelle frasi “fuori luogo” che pesano come macigni
Dite la verità, manco lo sapevate cosa era un match analyst… Zamparini ha stupito tutti, qualcuno magari si aspettava (o addirittura sperava) il benservito a Tedino ed invece è arrivato l’esonero del povero Varrica, diventato più popolare nel giorno del suo licenziamento che nei due anni di tesseramento con il Palermo. E così, dopo un centinaio di allenatori e una ventina di direttori sportivi, Zamparini si è tolto lo sfizio di questa “primizia” da aggiungere al suo ricco palmares.
Ironia a parte, il presidente ha cercato di dare all’ambiente una scossa “soft”. Il direttore sportivo l’aveva già licenziato (da Lupo a Valoti), aveva già modificato l’assetto dello staff e stavolta ha preso la decisione consequenziale, perché è chiaro che l’arrivo di Bordon come capo dei preparatori atletici rappresentava di fatto il commissariamento di Peressutti mentre con Valoti era arrivato un secondo match analyst e in quel ruolo (una sorta di consigliere statistico) una persona basta e avanza.
PALERMO SECONDO, BASTA COL GIOCO AL MASSACRO
Per un giorno abbiamo rivisto il patron sanguigno e impulsivo, ha fatto ora quello che, in altri tempi, avrebbe fatto a novembre quando già aveva manifestato una certa insofferenza per i troppi infortuni dei giocatori del Palermo e qualche perplessità per i sistemi di preparazione. Ma si era fatto convincere – un po’ da Lupo e un po’ da Tedino – e non aveva toccato l’assetto dello staff. Adesso è preoccupato, percepisce la difficoltà della squadra a ingranare la quarta ed è tornato “interventista” come ha fatto spesso nel suo passato calcistico. Ora che il fallimento è più o meno alle spalle il patron è tornato a concentrarsi sul calcio giocato e lo fa alla sua maniera.
E veniamo al punto: il cambio del preparatore potrà forse avere un senso (positivo o negativo), a otto giornate dalla fine, e con un paio di turni infrasettimanali da gestire nelle prossime tre settimane: riuscirà il Palermo a trovare stabile brillantezza atletica? Diminuiranno gli infortuni? Lo vedremo. Quello che non è piaciuto – ed è una costante dello Zamparini furioso – è il suo modo di esternare certi giudizi tecnici “urbi et orbi”. Dichiarazioni a nostro avviso “fuori luogo”, nel senso che Zamparini avrebbe potuto esternare le sue legittime impressioni in un altro luogo, magari al chiuso di qualche riunione tecnica. L’aveva già fatto nel recente passato chiedendo a gran voce che giocasse Murawski (che però si infortunò subito dopo, rendendo vano il suo… appello), si ripete adesso giudicando poco plausibile la scelta del doppio attaccante. Lo ha fatto alla sua maniera, “tagliando carne e ossa” come si dice dalle nostre parti, con frasi espresse a caldo, che il ds Valoti ieri in conferenza stampa ha cercato di anestetizzare ma che restano pesanti come macigni.
VALOTI: “SIAMO SULLA STRADA GIUSTA”
Quale serenità avrà il tecnico nel decidere la formazione dopo una simile esternazione del suo datore di lavoro? Tedino ha mostrato finora grande buon senso, anche dal punto di vita dialettico, ma ne avrebbe fatto volentieri a meno. Il doppio attaccante, nello specifico Nestorovski – La Gumina, era una soluzione tattica provata dopo le tre sconfitte consecutive e aveva dato i suoi frutti fin quando non sono arrivate le convocazioni in nazionale a “costringere” il tecnico a lasciare La Gumina solo in attacco e a provare soluzioni tattiche alternative. Quasi tutti, alla vigilia di Palermo – Pescara, avrebbero caldeggiato la soluzione del doppio attaccante e non si può dare la colpa a Tedino se per ora Nestorovski è lontano parente di quello del girone di andata.
Una situazione delicata, da gestire con delicatezza e sensibilità perché è chiaro che il Palermo non può accantonare il suo attaccante più accreditato e non può rinunciare a cuor leggero alla esuberanza fisica di La Gumina che nel frattempo è cresciuto. “E’ una questione di equilibrio tattico”, ha provato a “mediare” Valoti, cercando di ridare il “volante” delle decisioni a Tedino. Che però adesso ha una gatta da pelare in più. Perché certe parole di Zamparini non sono leggere e rischiano di destabilizzare l’ambiente più di un pareggio con il Pescara che, nonostante tutto, ha fruttato il secondo posto in classifica.
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non è una novità
E’ il piu’ bravo di tutti a destabilizzare i propri tecnici, ma quando capira’ che e’ lui che deve mettersi da parte, ma per sempre e per sempre intendi PER SEMPRE!!
ribadisco che il palermo ha dimostrato di giocare meglio senza aleesami, nestorovski, chochev, trajikovski e compagnia bella. i vari fiordilino, rolando, la gumina, murawski, gnahorè hanno fatto molto meglio dei rispettivi “titolari”, sia ora che ad inizio campionato (vedi bari). e se ne sarà accorto anche tedino che però, come tutti gli allenatori, deve tenere conto di alcune gerarchie che è difficile sovvertire, soprattutto se una di queste riguarda il capitano. è però sotto gli occhi di tutti che nestorovski e co. sono un peso per la squadra, quindi zamparini (e lo dico da anti-zampariniano convinto) stavolta ha ragione. sui modi lasciamo perdere…
Sasà, mi sa che hai capito male. Quando Zamparini parla male della soluzione a due punte, chiede di mette4re in panchina La Gumina e non Nestorosky. Quello lo vuole vendere e quindi lo vuole sempre in campo e La Gumina casomai subentrare dalla panchina.
non reputo zamparini sciocco, anzi, per fare quello che ha fatto nella vita occorre cervello. aver sempre fatto questo tipo di esternazioni ha quindi uno scopo… per questo non più empatia nei suoi riguardi.
Io penso che Tedino sappia benissimo gestire le ire di Zamparini. Sono i giocatori che devono rissentire i fulmini del loro presidente e non penso sia negativo. La promozione é vicina e bisogna soltanto comportarsi da tifosi. Forza Palermo !
Un presidente di infima risma…che svuota di ogni logica la ricerca di altri capri espiatori, per le difficoltà attuali, come per l’eventuale fallimento dell’obiettivo finale…
Senza giri di parole. Altro che pagliuzze….