Zamparini e i “tormenti d’amore” delle donne rosanero
Noi tifose rosanero doc viviamo per ora momenti difficili. Da un lato l’amore incondizionato per la maglia rosanero ci rende quasi impermeabili alle critiche rivolte al presidente Zamparini; dall’altro, comprendiamo anche le ragioni che hanno determinato tali opinioni negative. Il presidente è stato osannato e acclamato e a lui, a furor di popolo, è stata anche conferita la cittadinanza onoraria e non è cosa da poco. Eppure quest’uomo, così amato come solo i palermitani sanno fare, è ora facile bersaglio di parole di odio e di epiteti di dubbio gusto persino sul web.
Sembrano lontani parecchi anni luce i giorni della città colorata di rosa e addobbata a festa e i cori allo stadio inneggianti a questo friulano venuto in città “a miracol mostrare” e a realizzare quel sogno inseguito per 32 anni dai nostri nonni, dai nostri padri, dalle nostre fanciullesche speranze. L’idillio fra quello che a ben diritto doveva essere ricordato dai posteri come il più grande presidente della storia del Palermo calcio è finito e oggi Zamparini è addirittura il personaggio più detestato in città.
È strana la vita, ma non troppo, dato che anche nelle migliori famiglie si assiste al declino di amori grandissimi e alla frantumazione di legami che sembravano all’inizio della storia indissolubili. Tuttavia in un piccolissimo posto del cuore delle donne rosanero lui c’è ancora e lo si capisce dai silenzi imbarazzati di fronte a discussioni animate aventi a oggetto il presidente neanche fosse l’artefice di tutti i mali dell’Umanità. Già, è così. Siamo donne e generalmente chi entra nel nostro cuore per regalarci emozioni e felicità difficilmente ne esce del tutto.
Zamparini se ne andrà e il nostro orgoglio ferito sarà soddisfatto finalmente. Zamparini se ne andrà e non subiremo più l’umiliazione di sentirci dire dai giornalisti nazionali che questa squadra è inconsistente e che il mercato è stato evanescente. Zamparini se ne andrà e forse ci risolleveremo o al contrario precipiteremo nel baratro ma con dignità. Se ne andrà e la città tirerà un sospiro di sollievo certamente, come l’estrazione di un dente che ti ha fatto mangiare per anni ma che poi si è ammalato fino a procurati un dolore insopportabile.
Tuttavia io non dimentico quel suo giro di campo intorno al Barbera e quelle bandiere rosa che svettavano nel cielo azzurro di un pomeriggio di maggio e quelle lacrime di gioia e quei giochi d’artificio che coloravano il cielo bruno mentre ancora si giocava in campo. No, io non dimenticherò mai tutto questo amore con la A maiuscola che ci ha dato per ragioni imperscrutabili ma che non ci interessano, che un giorno abbiamo ricambiato e che ci ha reso più buoni, più uniti, più veri e tutto questo per me supera di gran lunga l’odio per quest’uomo che purtroppo oggi prevale.
1 retrocessione,2promozioni,una semifinale di coppa Italia,una finale,4 qualificazioni in e.league,10anni in serie a,un c.commerciale,3store rosanero.Questo è stato Zamparini.
zamparini in passato ha fatto tanto ma negli ultimi anni ha distrutto tutto con continue bugie e prese ingiro adesso è giusto che lasci le redini a qualcun’alro.
Anch’io ricordo bene quel giro di campo in una bellissima, struggente, serata di maggio di 12 anni fa. E’ stato un momento bellissimo. Purtroppo i tempi cambiano … e cambiano anche gli uomini (compreso Zamparini).
Speriamo che qualcuno rilevi questa benedetta/maledetta squadra e che il passare deò tempo ci conservi soltanto i bei ricordi di quello che comunque è stato il più grande presidente della storia rosanero.
Complimenti, parole profonde e pertinenti, che trasmettono amore per questi colori e senso critico positivo! Applausi!
Perfetta e commovente disamina. Complimenti a tutti e due Mister e Delia. Vorrei solo aggiungere che tanto odio (attuale) nasce solo da un grande amore (passato). Che peccato, Zamparini! Che peccato …
Beh, continua a tenertelo nel tuo cuore, dal mio è uscito da qualche tempo perché in esso non trovano cittadinanza i Grandi Bugiardi….
zamparini dovrebbe parlare chiaro con l’ambiente di cosa può fare mantenendolo e ad agire con cognizione di causa, rispettando almeno qualche desiderio della piazza
persone di altre città criticano il pubblico di Palermo
che non apprezza 11 anni di A
Cara Delia più che una tifosa ferita mi sembri una tifosa di parte
quella sera del 2004 la ricordo bene anch’io (ero a Palermo in quei giorni) e davvero fu molto emozionante per tutta la città, non solo per i tifosi… Leggendo il tuo articolo si sente che questa emozione è ancora viva in te, o meglio è pronta a rivivere sull’onda del ricordo
A una certa eta’ si perde il lume della ragione – troppo interessato al denaro
Tutto finisce, anche i grandi amori… Perché a volte le storie finiscono male? Forse perché erano amori unilaterali? Questo mio pensiero sembra trovare conferma nel tuo bell’articolo. Secondo me “lui” non ha amato mai questo popolo violato eppure sanguigno e sincero come pochi. Ci vorrebbe un presidente con la Sicilia nel cuore…
Complimenti di cuore per quanto hai scritto nell’articolo. Per quanto mi riguarda centro perfettamente quello che io penso. Ciao Nino
Mi piace il sentimento che trasmetti, di palermitana vera e non solo tifosa. Io che amo la storia penso che bisogna ricordare con obiettività ciò che fa parte del passato, e tu mi sembra lo faccia benissimo.
mi unisco al pensiero stupendo verso zamparini e la societa che rappresenta noi palermitani.
Cara Delia, hai scritto parole bellissime per il nostro amato Palermo (per cui tifo da quasi cinquant’anni e per cui tiferò sempre), che mi hanno commosso e fatto venire un po’ il magone per quanto successo l’anno scorso e per l’attuale incertezza, Però, da inguaribile ottimista quale seno, ti dico brava e continuo ad urlare “forza Palermo”. Maurizii Giaconia
Errata corrige: Cara Delia, hai scritto parole bellissime per il nostro amato Palermo (per cui tifo da quasi cinquant’anni e per cui tiferò sempre), che mi hanno commosso e fatto venire un po’ il magone per quanto successo l’anno scorso e per l’attuale incertezza, Però, da inguaribile ottimista quale sono, ti dico brava e continuo ad urlare “forza Palermo”. Maurizio Giaconia