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Zauli, Iachini, Budan, Rinaudo… Gli ex Palermo raccontano Zamparini

“Vi raccontiamo il nostro Zamparini”. Questo il titolo scelto per introdurre i tanti messaggi degli ex rosanero, che alla Gazzetta dello Sport edizione Sicilia hanno raccontato una piccola parte, una loro prospettiva dell’era Zamparini a Palermo.

SPAZIOTIFOSI/ IL 29 MAGGIO 2004, IO C’ERO: GRAZIE ZAMPARINI

Tra loro, intervistati da Giuseppe Leone, c’è anche Lamberto Zauli: “Mi reputo fortunato per essere stato uno dei suoi primi acquisti. Foschi litigò col Bologna per portarmi a Palermo, perché Zamparini mi aveva visto in un’amichevole e mi voleva in rosanero a tutti i costi. Firmai il contratto a Milano e il presidente mi chiese di prendere subito un volo per Palermo perché voleva presentarmi ai tifosi. Raggiungere la Serie A è fondamentale e a quel punto, qualsiasi società avrà più possibilità di allestire una rosa competitiva”.


Poi tocca a Beppe Iachini: “Spero che chi arriverà al suo posto, abbia il suo stesso entusiasmo. Il mio legame con lui è speciale: a Venezia, da capitano, ho contribuito a riportare il club in A dopo 33 anni e lì mi ha dato la prima chance da allenatore. Poi ci siamo ritrovati a Palermo. Abbiamo vinto la B a suon di record e valorizzando tanti campioni. Mi piace sottolineare che detengo il record di continuità in panchina con lui, non è un dato banale”.

E Budan dice: “Grazie a lui due generazioni di palermitani si sono sentiti orgogliosi della squadra della propria città. Ha scovato tanti campioni e li ha valorizzati; adesso, viste le ultime vicende, penso sia giusto passare la mano”. Mentre Zaccardo commenta: “Zamparini ha meriti indiscutibili, come per esempio, quello di aver portato il Palermo in Europa. Ma il tempo passa per tutti e probabilmente già da un po’ per lui era arrivato il momento di lasciare”.

Poi il saluto di Rinaudo: “Da palermitano mi sento di dire un grande grazie a Zamparini. Pare la volta buona per la cessione, ma bisogna aspettare ancora per capire i contorni della trattativa”. Ma c’è anche il messaggio del “segretario”, Totò Francoforte: “Fu Sensi ad avvisare noi dipendenti del cambio di proprietà. Ci disse: “io vi ho portato in B, Zamparini vi porterà in A”. E così è stato”.

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