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Il Palermo e la costruzione dal basso: il conto da pagare è molto salato

Gli errori dei portieri costano punti importanti al Palermo: quello di Audero con la Sampdoria non è il primo episodio sfortunato per i rosanero, che hanno già subito dei gol da situazioni di totale controllo del pallone da parte degli estremi difensori. Prima del neo acquisto, era toccato per ben due volte a Sebastiano Desplanches. Colpa di leggerezze evitabili ma anche della voglia di costruire il gioco dal basso, rischiando quindi molto di più.

Desplanches, errori fatali contro le prime

Il Palermo ha giocato delle partite più che dignitose contro Sassuolo e Pisa: incontri che già di base rappresentavano una difficoltà massima perché gli avversari sono i primi della classe, sono diventati impossibili da vincere (ma anche da pareggiare) per colpa di gravi errori nella costruzione dal basso. Sia a Reggio Emilia che al “Barbera” contro i toscani il protagonista negativo è stato Desplanches.

In casa del Sassuolo (match giocato il 21 dicembre scorso) i rosanero hanno subito al 10′ il gol di Lauriente a causa di un passaggio avventato del giovane portiere, che nel tentativo di servire Ranocchia, poco fuori area, ha regalato palla ai neroverdi, il cui pressing corale è stato premiato con il gol. In quella partita il Palermo ha avuto un’ottima reazione, pareggiando con Le Douaron ma cadendo poi nella ripresa con il 2 – 1 finale di Pierini.


Contro il Pisa (partita del 31 gennaio scorso) l’errore di Desplanches è stato ancora più grave: il portiere in questo caso ha subito uno “scippo” da parte di Lind, bravo nel pressare il portiere colpevole di aver tenuto la palla per troppo tempo e aver incespicato prima di spazzare. Quello è stato il gol dello 0 – 2, anche in quel caso il Palermo ha provato a reagire non riuscendo però a completare la rimonta (risultato finale 1 – 2). Un errore che ha convinto definitivamente Osti a intervenire sul mercato.

Audero, che abbaglio a Marassi

Contro la Sampdoria il Palermo è partito con l’handicap: i rosa sono andati sotto dopo appena 45′ a causa di un clamoroso errore di Audero, che ha letteralmente passato la palla a Coda che ha dovuto solo spingere in rete. Uno sbaglio clamoroso, quasi incomprensibile per un giocatore della sua esperienza, solo in parte giustificabile con l’emozione di tornare a giocare a Marassi contro la Sampdoria nello stadio che fu suo per cinque anni.

Audero in queste prime uscite con il Palermo ha lasciato intravedere qualche difficoltà con la palla tra i piedi: incertezze che però non cancellano le grandi parate che ha già compiuto in queste prime presenze, a partire dal triplo intervento a Cosenza fino ad arrivare proprio al match di Genova. Dopo l’errore infatti il portiere di origini indonesiane si è reso protagonista con due interventi provvidenziali su Niang.

Anche Sirigu ha iniziato con la “papera”

Il Palermo, più di altre, è una squadra che non può permettersi di regalare gol agli avversari: a rendere più pesanti questi errori c’è l’incapacità di ribaltare la partita dopo essere passati in vantaggio, mai successo in questa stagione. E nella statistica, volendo un po’ forzare, possiamo inserire anche Salvatore Sirigu: Dionisi lo ha utilizzato per la prima volta in occasione della gara con il Napoli di coppa Italia e alla prima conclusione verso la porta il portiere rosanero, lontano da troppo tempo dai campi di gioco, incassò un gol evitabilissimo lasciandosi passare la palla sotto il corpo. Inutile dire che anche quella gara finì malissimo per il Palermo.

11 thoughts on “Il Palermo e la costruzione dal basso: il conto da pagare è molto salato

  1. di questo genere di papere se ne fanno una massimo due, quando va veramente male, a campionato. noi quest’anno abbiamo già abbondantemente superato la media. speriamo di averne fatte abbastanza per almeno i prossimi tre anni. a parte lo scherzo questa cosa della costruzione che parte dal portiere è una scemenza che va di moda per ora e che ha causato più danni che altro (non solo a noi). speriamo passi in fretta

    1. Vero Francesco. Sono mode alimentate da allenatori mediocri e senza personalità. Guardate se Ranieri impone tali stronzate ad esempio. Giorni addietro sentivo Dionisi che definiva superato il 4312. Altra stronzata a mio parere. Per noi sarebbe il modulo perfetto con Ranocchia dietro due punte . Pazienza. Che passi , questa moda, ho però forti dubbi.

  2. Queste giocate vanno fatte da giocatori di classe e non da chiunque. Sarebbe meglio lanciare la palla in fondo e ci può essere la possibilità che qualcuno dei compagni la prenda. E’ chiaro che a causa di errori macrospopici dei portieri si sono persi almeno 6-8 punti.

  3. Nemmeno il Palermo di De Zerbi faceva di queste minchiate dal basso, anche se faceva tremare, avendo giocatori sciarriati col pallone come Cionek, Andelkovic, Struna e Posavec .
    Se l’attuale allenatore aveva questa intenzione si sarebbe tenuto Pigliacelli che, almeno con i piedi, ci sapeva fare.
    Se i portieri sbagliano è perché Dionis li costringe a giocate che non sono sulle loro corde, per cui non me la sento di sparare a zero su Audero o gli altri che lo hanno preceduto.
    Questo difetto che ci ha fatto perdere punti preziosi ha un nome: Dionisi !

    1. Vero Pippo. Ricordo bene Posavec che tremava con il pallone tra i piedi e disperato provava a passarlo ad uno dei tanti difensori con i piedi quadrati . Risultato finale decine di sconfitte e tifosi disperati. Era iniziato il periodo della decadenza.

    2. Hai dimenticato Vitiello, roba da infarto, e da 9 sconfitte di fila…quando là davanti hai giocatori forti di testa lancia lungo ed evita le minchiate nella tua area!!!

    3. Già… Ma va ricordato che, proprio su questo portale, vari “professoroni”
      di calcio pretendevano la testa di Pigliacelli servita su un piatto d’argento. Il “rettore” Drastico, per esempio, vomito’ i peggiori insulti addosso a Mirko, certo non un fuoriclasse, e garanti’ che l’inesperto Desplanches era il nuovo Yasin. E, quando qualcuno fece notare che Sebastien non solo prendeva da lontano gli stessi gol contestati a Pigliacelli ma pure che in uscita metteva i brividi e che, nella costruzione dal basso con i piedi, si dimostrava una chiavica, Drastico reagì sfottendo Nonno Sirigu (“Non era nessuno neppure da giovane”. Sic…) con l’obiettivo di blindare la titolarità del ragazzo ormai oltre l’orlo della crisi di nervi. Il guaio, comunque, è che nell’errore di sopravvalutare il prianneddu raccomandato di turno non è incappato soltanto Drastico, incompetente conclamato, ma anche Dionisi, allenatore teoricamente valido. Il tecnico, dopo l’infortunio di Gomis, ben si guardo’, infatti, dal chiedere alla Società di ingaggiare un primo e non un secondo portiere quale sarebbe dovuto restare Sirigu. Il risultato della dabbenaggine di Dionisi in materia di portieri è sotto gli occhi di tutti: almeno otto punti buttati nella spazzatura.

    1. concordo sul tiki taka, ha decisamente rovinato il calcio moderno rendendolo noioso e prevedibile. niente più verticalizzazioni, niente più profondità, solo una serie sterile di passaggi nell’attesa che succeda qualcosa e che qualcuno si prenda la responsabilità di fare una giocata. ha privato il calcio della cosa più bella: la fantasia

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