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Ma come faceva Brunori a stare in panchina?

La buona prestazione, condita dal gol del momentaneo 0 – 2 contro lo Spezia, fissa nella pietra una domanda: ma come faceva Brunori a stare in panchina? L’inspiegabile gestione del capitano rientra tra le mille contraddizioni della stagione negativa del Palermo e senza dubbio ha condizionato i primi mesi del campionato.

Brunori, numeri da leader ma stessi punti

Si parte dai numeri. Brunori ha giocato da titolare sei delle ultime sette partite e ha contribuito con tre gol (contro Spezia, Pisa, Modena) e mezzo (decisiva la punizione calciata col Cittadella, che poi ha portato alla rete di Lund). Il capitano, con sole dieci gare giocate dal primo minuto in campionato, è già il capocannoniere della squadra insieme a Insigne e Le Douaron, tutti a quota quattro.

A onor del vero, i problemi del Palermo sono talmente profondi che la media punti con e senza Brunori è identica (1,2 generale, 1,1 con il capitano titolare), ma l’impatto del 9 rosanero è stato indiscutibile dal punto di vista emotivo e di leadership.


Il ‘caso’ Brunori: un errore che pesa

E allora come faceva Brunori a fare panchina? È la domanda delle domande, difficile dare una risposta. La gestione del suo ‘caso’, ampiamente trattata, lascia poco spazio alle interpretazioni: tutte le parti in causa hanno la loro fetta di responsabilità, compreso il giocatore.

Di mezzo ci è finito il Palermo – inteso come squadra – che ha dovuto fare a meno del secondo miglior marcatore della storia rosanero per buona parte dei cinque mesi della stagione. Un giocatore che per numeri – 34 gol realizzati nei due anni di B – e status doveva essere al centro del progetto e invece è stato relegato a fare panchina a favore di un modesto Henry, che ora è finito nelle retrovie.

Brunori – Pohjanpalo, la coppia da registrare

Ora che Brunori è tornato imprescindibile, si può passare a un’altra domanda delle domande: ma chi deve fare arrivare i palloni giusti a Pohjanpalo? La partita con lo Spezia potrebbe aver dato un accenno di risposta.

Domenica si è vista in campo la coppia offensiva composta da Brunori e Pohjanpalo. L’intesa va ancora registrata e il tipo di partita non si prestava a chissà quali trame offensive, ma dai primi movimenti sembra che sia il 9 rosanero a ‘lavorare sporco’, mentre il finlandese si occupi di più della finalizzazione.

Col passaggio definitivo al 3-5-2, Brunori svolge più un lavoro di raccordo e gioca spesso ‘fronte alla porta’. Un tipo di movimento che il capitano svolgeva già con Le Douaron, che invece andava a riempire l’area di rigore avversaria. Stesso concetto con Pohjanpalo: a La Spezia, Brunori ha giocato una partita di sacrificio, ‘pulendo’ tanti palloni, e poi è stato premiato dal gol.

La dinamica tra Brunori e Pohjanpalo sembra chiara. Il capitano svaria ed è più libero di muoversi, il finlandese si occupa di rifinire l’azione. Il 9 potrebbe quindi essere l’uomo giusto per assistere il 19, senza tralasciare l’aspetto realizzativo. Tra i mille problemi del Palermo, l’efficienza dell’attacco ora sembra l’ultimo dei pensieri.

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13 thoughts on “Ma come faceva Brunori a stare in panchina?

  1. La domanda sarebbe opportuna farla in conferenza stampa da un giornalista audace (Fabrizio Vitale ): ” Egregio signor Dionisi, i tifosi vorrebbero sapere perché Brunori è stato relegato in panchina per tutto il girone di andata. Lei conferma anche adesso che non si allenava bene talmente da non potere giocare? È questo il vero motivo o lo dobbiamo chiedere a Brunori stesso?”.
    Vediamo se il sig. Dionisi è prestativo nel rispondere sinceramente.
    UTOPIA!!!

    1. Credo che la verità stia in mezzo, caro Pippo. Brunori auspicava di andare in A . Il Palermo ha sparato grosso . Da qui un braccio di ferro con la società, De Sanctis, che ha distrutto squadra e lo stesso giocatore. Dionisi ? Un pupiddu come si dice qui , prigioniero di stesso e de triennale.

    1. Qualcuno ha dimenticato che è stato titolare le prime tre giornate e poi con Salernitana e Bari, tutte e cinque inesistente. Aveva nostalgia di serie A…

    1. se lo chiedono tutti anche a livello scientifico, pare stiano facendo esperimenti a tal proposito al Large Hadron Collider

  2. Interrogativi simili si potrebbero anche porre per Di Francesco, Le Douaron, Henry, Gomes, Verre, Insigne… Tutti giocatori più che validi per la categoria, tutti hanno avuto il loro periodo buono ma tutti e tutto è stato messo continuamente in discussione in questa stagione, personalmente non ci ho capito molto e tanti tifosi sono addirittura arrivati a mettere in discussione il valore di questa rosa di giocatori che in tanti ci invidiano. L’unica cosa che rimpiango è un allenatore come quelli che ci hanno fatto vincere i campionati, Guidolin, Iachini, Baldini… idee e fatti chiari.

  3. Dionisi chi? Quello capace di giurare che ci saremmo stropicciati gli occhi di fronte a Zebra Appuah Zero Gol. Ma per favore. Ah, a proposito dell’oggetto misterioso pagato due milioni di euro a giugno e rispedito in Francia a gennaio.Il ragazzo ha esordito sabato scorso nel Valenciennes (Serie C d’Oltralpe). Ha convinto? Proprio per niente. Anche perché s’e’ infortunato tentando di fare una veronica in campo manco fosse Bettega.

    1. Può darsi che Brunori non fosse in un buon momento di forma psicofisico, non è detto che in questo caso le colpe siano state solo di Dionisi. C’è da dire però che uno dei compiti principali di un allenatore è far rendere i suoi giocatori al massimo delle loro potenzialità, e spesso si tratta più di psicologia che ti tattica. Ricordiamoci che Brunori diventó bomber grazie a Baldini, che in C quando arrivó a campionato inoltrato gli disse che avrebbe dovuto fare almeno 20 gol per le sue qualità quando neanche lui ci credeva, come sapete arrivò a 29 gol comsacrandosi a 27 anni dopo che un paio di anni prima aveva perfino pensato di abbandonare. Divino che due indizi fanno una prova… qua di indizi e di giocatori che non stanno rendendo per le loro potenzialità ne abbiamo purtroppo molti più di due.

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