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Palermo, vecchi vizi ma anche cose buone: il primo tempo di Modena fa sperare

È dura trovare lati positivi dopo un pareggio come quello di Modena, che sa quasi di sconfitta. Un risultato che lascia l’amaro in bocca, soprattutto per la ripetitività di errori che il Palermo commette ormai da tre stagioni. Analizzando il match in tutte le sue pieghe, però, bisogna sottolineare come nel primo tempo si siano visti sostanziali miglioramenti per quanto riguarda la gestione della palla: finalmente, a sprazzi, si è visto il ‘calcio’ di Dionisi.

Il miglior Palermo della stagione… per un tempo

Il primo tempo di Modena è stato senza dubbio il migliore della stagione. Al “Braglia” non è sceso in campo il ‘solito’ Palermo da trasferta: Dionisi ha impostato la gara per avere il dominio del possesso palla, scegliendo giocatori tecnici e più votati al palleggio come Verre e Insigne titolari. La strategia ha funzionato e le statistiche lo confermano.

Il Palermo, nel primo tempo, ha fatto registrare il 69% del possesso palla. I tiri totali dei rosanero sono stati dieci, mentre quelli in porta quattro (contro gli zero del Modena). Importante anche la differenza di passaggi completati: la squadra di Dionisi ne ha totalizzati 256, mentre i padroni di casa si sono fermati soltanto a 93.

Insigne e Verre al centro

È bastato quindi qualche cambiamento per vedere un Palermo diverso, pur senza uno stravolgimento tattico. Dionisi ha confermato il 4-3-3, impostando una gara di predominio del palleggio ma soprattutto di ricerca della verticalità. La chiave vincente del primo tempo è stato l’accentramento di Insigne, che insieme a Verre si è posizionato tra le linee del Modena, risultando il fulcro del gioco rosanero.

Il palleggio rosanero mirava a trovare Insigne e Verre smarcati tra le linee e i due gol sono nati proprio da combinazioni nella zona centrale del campo. Sontuosa la prestazione del centrocampista ex Sampdoria (la sua assenza nel secondo tempo si è fatta sentire), che ha dettato i tempi di gioco anche quando c’era bisogno di abbassare i ritmi; sperando che non si debba fermare di nuovo a lungo.

Nel primo tempo si è visto il ‘calcio’ di Dionisi, fatto di possesso palla e verticalità. Il Palermo è sembrato fluido nella costruzione dell’azione e propositivo, tant’è che ha concesso pochissime occasioni al Modena: Desplanches ha dovuto effettuare solo una parata d’istinto sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Segnali positivi che non si sono rivisti nel brutto secondo tempo.

Palermo ‘spento’ nel secondo tempo

Difficile spiegare una differenza di prestazione così netta nella stessa partita. Chiaramente non si poteva riprendere lo stesso ritmo del primo tempo, andava fatta una ripresa di gestione anche perché si giocava su un campo appesantito dalla pioggia, ma il gol subito dopo tre minuti ha cambiato tutti i piani. Il Palermo non ha saputo reagire agli eventi, come invece aveva fatto a Castellammare di Stabia.

I rosanero hanno ‘giochicchiato’, forse convinti di aver già vinto la partita. Non è sembrata quella squadra da battaglia vista in altre trasferte e i due gol subiti (entrambi ‘sporchi’ e arrivati in maniera poco lineare) sono stati l’emblema di questo concetto. Dionisi ha senza dubbio del buon materiale da cui ripartire, ma anche tantissimi problemi da risolvere. E il campionato non aspetta, le altre ‘big’ stanno continuando a correre forte.

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