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Palermo e Dionisi al bivio: sale la tensione ed è di nuovo emergenza

Elettroencefalogramma piatto. Il Palermo ha di nuovo spento la luce, ammesso che l’avesse riaccesa con quelle due vittorie consecutive che si sono rivelate effimere come le vampe di San Giuseppe. Quello che non è piatto, invece, è il sentimento della tifoseria che, avvilita per l’ennesima prestazione e l’ennesimo risultato mediocre, ha fischiato nei confronti di Dionisi durante e dopo la partita, determinando di fatto la ‘frattura’ con il tecnico.

Il progetto non decolla

Adesso anche la tifoseria organizzata ha espresso il suo disappunto nei confronti dell’allenatore toscano, che non sembra nemmeno essersi calato nella realtà palermitana. Il progetto tecnico non decolla, a tal punto da dubitare che potesse essere definito un progetto. Ed è chiaro che i risultati scadenti coinvolgono nelle responsabilità anche tutti i vertici societari, da Gardini a Bigon, da De Sanctis (quota parte) a Dionisi.

Un disastro, non resta che cambiare allenatore

Proviamo a sintetizzare. Si parte in estate, dopo una stagione non esaltante, confermando di fatto la squadra che era stata accusata di non avere sufficiente carattere e personalità. Il mercato non ha aiutato: Gomis e Blin si sono fatti male presto, Appuah è stato una meteora, Le Douaron ci ha messo tre mesi prima di dimostrare qualcosa, Pierozzi non è emerso dalla mediocrità ed Henry non è andato oltre qualche dignitosa prestazione. In più Desplanches non è esploso come qualcuno si sarebbe augurato e Brunori è stato rinchiuso nel limbo nel quale lui stesso si era andato a cacciare in estate.


La prima mini rivoluzione di Natale è costata il posto a De Sanctis ma non a Dionisi, che anzi è stato affiancato dall’esperto Carlo Osti con la benedizione di Gardini e Bigon. Il 4-3-3 di partenza, già deformato da molte varianti e da scelte tecniche discutibili, è diventato un 3-5-2 che alla lunga ha mostrato l’inadeguatezza dell’organico per quel tipo di gioco e il mercato di gennaio, con gli arrivi di Pohjanpalo, Magnani e Audero, finora ha alzato il tasso tecnico della squadra ma non ha prodotto ancora una vittoria. Nemmeno il ritorno di Brunori a tempo pieno e con il contributo di qualche gol.

Un disastro, insomma. E dopo le tante “mosse della disperazione” che sono state provate in questi mesi, resta l’ultima carta possibile per dare discontinuità ed è – secondo legge secolare del calcio – il cambio dell’allenatore. Una mossa che ancora il City Group non vuole fare, probabilmente perché non è stato individuato un allenatore in grado di risollevare il Palermo e che nello stesso tempo non costringa la società all’ennesimo contratto pluriennale di un bilancio già piuttosto pesante.

Si cambia ancora tutto

Dionisi era stata una scelta fortemente voluta, inseguito e ingaggiato dopo aver deciso di non riconfermare Mignani e prima ancora di contrattualizzare il direttore sportivo. I fatti hanno dimostrato che l’allenatore non è riuscito a trasmettere le sue idee alla squadra, sempre più vuota e sempre più confusa e nervosa: anche gli allenatori bravi – Dionisi ha un curriculum più che dignitoso – possono toppare.

Proseguire quest’agonia probabilmente non serve né al tecnico né alla società, che vede i suoi obiettivi sempre più lontani e che si ritrova un parco giocatori deprezzato. C’è alle porte un bivio davvero speciale, la gara di Cosenza. Nelle ultime cinque trasferte il Palermo ha portato a casa solo un punto da La Spezia e non può più permettersi passi falsi altrimenti bisognerà pensare solo alla salvezza. E nessuno potrà salvare Dionisi.

Tanto per cambiare il Palermo sarà in emergenza per le squalifiche di Ceccaroni e Diakité e per numerose assenze da infortunio che sono ancora da stabilire. Si va probabilmente verso un cambio di modulo, con la difesa a quattro. Si cambia ancora tutto. Quasi tutto…

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56 thoughts on “Palermo e Dionisi al bivio: sale la tensione ed è di nuovo emergenza

    1. Se da Manchester non riescono a captare anche i segni e l’aiuto del destino allora sono davvero imbecilli!!!
      Pecchia ……..

      1. Ma perché ste mummie di dirigenti non osservano la storia recente della serie B?
        Due anni fa il Venezia, in piena zona retrocessione, esonera l’allenatore e prende Vanoli che l’anno successivo porta la squadra lagunare in A.
        Stesso discorso con il Cagliari che esonera Liverani, prende Ranieri e va in A.
        Idem il Como che esonerato Longo e va in A con Fabregas.
        Sempre l’anno scorso lo Spezia, con un piede in C, prende D’angelo e adesso sta facendo un campionato strepitoso con 4 scartine del Palermo.
        Forse dimentico qualche altra situazione ma mi chiedo: ci sono allenatori liberi come De Rossi, Gilardino, Andreazzoli, Tudor, Iachini… perché si perde ancora tempo? Aspettano di trovarsi in zona retrocessione per prendere provvedimenti?
        E se poi sarà troppo tardi?
        Andremo a giocare con Catania, Trapani, Messina e Siracusa?
        Non ci voglio nemmeno pensare.

        1. Caro Pippo, un bel campionato interregionale. Un momento di umiltà che potrebbe far bene a tutti . Immagina i nostri eroi che vanno a giocare a Monopoli e Picerno…noi potremo invece dedicarci ad altro .

  1. Sono convintissimo che prima si cambia meglio è, un buon tecnico che conosce la categoria porta fuori il Palermo da questa situazione molto facilmente

  2. Mi raccomando: mai una critica a questa proprietà. Gardini e Bigon? Sembra come se fossero due impiegati negligenti, tutto qui. Come se invece tutti gli uomini – in società e in campo – non fossero stati scelti direttamente da Manchester. Peccato che non ne abbiano azzeccato mezzo. Mai. Una proprietà che in tre anni non ci ha mai messo la faccia: nonostante le disfatte di questa stagione e i risultati alterni delle due precedenti mai nessuno della proprietà e della società ha detto una parola, roba mai vista prima.
    Il progetto City Group non esiste, è solo un bluff, una grande illusione. La questione va oltre il cambio dell’allenatore, pure fallimentare (ma chi lo ha scritto in estate, se non io?).

    1. Ma vuoi fatto l’applauso? Ma non ti accorgi che dici fesserie da anni pure con un altro nick?
      L’impostura del CG prevede anche di spendere ben oltre cinquanta milioni di campagne acquisti in tre anni, 12 di centro sportivo e alla vigilia della sottoscrizione della concessione per lo Stadio? Senza pareggiare nemmeno i ricavi? Ti do una notizia: Il calcio non è un’azienda farmaceutica che investe su ricerca e risorse umane e quintuplicano i fatturati. Nel Calcio i miliardi si buttano nel cesso mentre tu te ne accorgi solo a Palermo dove hanno sbagliato “solo” due DS e due allenatori in tre anni. E vuoi detto bravo??? Ma ce l’avrai l’onesta mentale di chiedere scusa a TUTTI quando il vento cambierà (certamente) con un altro AD? Anche fra un anno, Qual è il problema? Lo sai che il Parma ha speso più di cento milioni in quattro anni per andare in A (quindi ha atteso di più di quanto non stia facendo il Palermo adesso) e ora sta retrocedendo ed è pieno di debiti? Stessa storia a Venezia. Segnati questa data. Ne riparleremo a breve. Nel frattempo cambia canale o cerca qualche realtà finanziaria migliore di questa, portata a Palermo dal tuo peggior nemico. Vatti a cercare qualche genio pratico di fallimenti. Certuni vanno matti per queste persone

      1. Condivido pienamente quanto scritto da Enzorosanero. A parlare a vanvera in realtà sono in tanti mentre ad analizzare le cose in maniera lucida e razionale e dimostrare onestà intellettuale sono davvero in pochi

      2. I tuoi spiegoni da fantasy-Rettore dell’inesistente Facoltà di Economia Calcistica mi fanno pensare che, se finisse tutto a Troyes com’è capitato alla squadra francese di CityGroup, tu ancora incenseresti la multinazionale del football globalizzato per aver comprato il Palermo. Ignori, evidentemente, che sia la retrocessione sul
        campo dalla B alla C d’Oltralpe del Troyes sia il suo successivo ripescaggio in Ligue 2 causa fallimento di un’altra Società trovano un inquietante precedente proprio nel Palermo. Allenati da Arcoleo e, teoricamente, rinforzati da Dittgen, centravanti assimilabile, per stazza e modestia, a Henry, i Rosa, nella stagione ’97-’98, precipitarono, difatti, dalla C1 alla C2 dopo lo spareggio perso con la Battipagliese. La squadra venne riportata, poi, in C1 dallo schianto con il botto dell’Ischia Isola Verde, che non riuscì a iscriversi al campionato. Ricordo tale avvenimento per dire che a retrocedere e a essere ripescati, com’è successo al Troyes e come potrebbe capitare pure a questo Palermo appena sopra la zona play-out, non ci riesce solo una Proprietà miliardaria chiamata CityGroup. All’epoca citata si rivelò sufficiente, infatti, un privato senza una lira in tasca che di cognome faceva Ferrara. La differenza tra allora e oggi è che, nel ’98, nessuno applaudiva Ferrara. Mentre, nell’anno di disgrazia 2025, c’è gente che, come te, scrive lenzuolate di elogi a CityGroup. Complimenti.

        1. Elogi? Si chiamano opinioni. Tu tieniti le tue, io le mie. Fine della discussione. Hai usato più righe di me per dire cosa? Che Ferrara ha fatto meglio del City Group? Registro questa boutade come la più esilarante del millennio appena iniziato. Bene così, bravo.

          1. La tua rozza risposta mi fa pensare che tu non abbia minimamente afferrato il senso del ricorso storico tra Palermo del ’98 e squadra attuale. Questo perché, probabilmente, la tua capacità di intendere e volere e’ stata offuscata dal fatto che hai interpretato la mia inoffensiva citazione di Ferrara e Dittgen come un uppercut al mento della tua vanità di pseudo professore di calcio. Eppure il messaggio ai naviganti contenuto nel parallelo tra la squadra del ’98 e il Palermo attuale risultava alla portata di tutti (o quasi). Eccolo: ai tempi della retrocessione sul campo dalla C1 alla C2, nessuno correva in soccorso di Ferrara, che, peraltro, aveva promesso un celere ritorno in B. E questo perché il presidente era un privato con poca arte e parte e neppure una lira in tasca. All’epoca della Società inchiodata alla B (speriamo) dagli errori seriali di CityGroup, che già da due anni garantisce, attraverso Gardini e Galassi, di puntare la promozione, risulta sempre incinta, al contrario, la mamma dei difensori d’ufficio della dirighentzia. E questo perché la Proprietà è una multinazionale del football globale che ha così tanti piccioli da non dover nemmeno preoccuparsi di assoldare un esercito di adulatori.

    2. Bisogna essere solo grati al CG
      Ha investito milioni da tre anni a questa parte,  ed investirà ancora di piu nel futuro,  con stadio e zone adiacenti.
      Ha costruito un centro sportivo che è della città,  che non ha mai avuto in 120 anni di storia.
      Molto probabilmente ha messo delle persone sbagliate a capo del progetto Palermo,  che credo prima o poi avrà modo di accorgersi e di rimuovere.
      Ripeto, dobbiamo solo dire grazie a questo gruppo che ha deciso di investire in una città che non merita nulla, per via della sua mentalità,  e che non è mai grata.
      Il progetto va avanti,  Dionisi,  Gardini,  Bigon,  Corini o De Sanctis sono solo degli errori che sono stati e saranno rimossi.
      Purtroppo questi tre anni sono stati una perdita di tempo per quanto riguarda i risultati sportivi.  Ma sono certo che nei prossimi anni ci divertiremo.

      1. C’è una bella differenza tra essere grati a CityGroup per avere comprato il Palermo e sentenziare che i tifosi non si possano lamentare di una gestione costellata da errori, superficialità, sperperi e tracotanza.

    1. Incredibile!
      C’è ancora gente che non ha capito che il ruolo di Mirri è puramente rappresentativo.
      C’è sempre qualcuno che rimane indietro nella scala evolutiva, come gli aborigeni australiani.

      1. Mi sa cha hai le idee un po confuse su cosa sia la scala evolutiva usata qui in modo dispregiativo…fatti una passeggiata di due giorni nel deserto australiano e in quel lasso di tempo al 99% sei un uomo evoluto morto se non ti salva un aborigeno evoluto quanto te che passa da li, facciamo ad una decina di Km da te…se hai culo…!!!

      2. Ma poi con tutti i soggetti rimasti indietro nella scala evolutiva che sostengono di conoscere il calcio perché prendersela con gli aborigeni australiani? Vittime, peraltro, di uno dei più efferati genocidi perpetrati dagli anglosassoni e ignorati dalla Storia.

  3. Ottima disamina, Direttore. Non è possibile che qualsiasi allenatore arrivi a Palermo, qualsiasi somma si spenda, qualsiasi giocatore si acquisti, il risultato è sempre lo stesso: poco carattere, poca grinta, poco gioco, gol in serie regalati agli avversari che fanno sempre un figurone contro di noi. Io spero che finalmente a Manchester comincino a individuare le responsabilità dei soli elementi “comuni” a tutti e tre gli anni di questo virtuale fallimento tecnico. Estendendo la tua analisi, vorrei sottolineare il paradosso delle scelte di organico in funzione del modulo di gioco. Si parte con l’idea del 4-3-3 ignorando le difficoltà dei due anni precedenti di una squadra infarcita di esterni d’attacco, più o meno alla frutta, e sperando che mettendo Henry in mezzo si facessero caterve di gol. Da lì l’idea di “liberarsi” di Brunori che, da parte sua, sperava in una chiamata dalla Serie A che non è mai arrivata. Tra infortuni (Blin e Gomis), difficoltà di ambientamento (Le Douaron) e sciarre con il vecchio DS, non nuovo a strafare e straparlare negli spogliatoi (Brunori e Lucioni), si è giunti al cambio di modulo dimenticando che gli “esterni bassi” (solo 3, di cui 1 adattato a sinistra) sono in effetti incapaci di giocare “a tutta fascia”. Quindi il teorico 3-5-2 è diventato in effetti un 5-3-2. Ancora, come è possibile decidere di schierare 3 difensori centrali e perdere 2 unità al mercato invernale (out Lucioni, Peda, Nedelcearu; in Magnani). Risultato: 4 centrali per 3 posti che, con l’infortunio di Nikolaou e la squalifica di Ceccaroni, costringeranno Dionisi a cambiare ancora modulo. A meno che non si schieri Buttaro a “braccetto” a destra o non adatti Blin a difensore centrale. E’ possibile spendere quasi 20 milioni in due sessioni di mercato per “adattare” giocatori? E’ possibile deprezzare il capitale giocatori (Segre, Gomes, Lund e inizialmente Brunori solo per fare qualche nome) in modo così pesante? Chi fa le scelte di fondo al Palermo ? Paperino o Topo Gigio ? Saluti rosanero.

  4. Capisco che trovare adesso un allenatore valido non è facile ed il rimedio potrebbe essere peggiore del male. Ma ci sono liberi due allenatori che personalmente apprezzo. Uno è Andreazzoli (bravo ed esperto), l’altro è Tudor (bravissimo). Perchè non provare a prenderne uno dei due?

  5. Corini merita le scuse di tutta la città. Lo abbiamo crocifisso, insultato, denigrato, per poi ritrovarci in una situazione ancora peggiore. Scusaci Eugenio

  6. Dionisi e’ solo un altro allenatore finito triturato da una macchina dirigenziale che dal punto di vista sportivo sembra fondarsi su concetti ben precisi: improvvisazione, indolenza, illogicita’. Una cosa su tutte dovrebbe tagliare la testa al toro e definire i responsabili principali di questo disastro che va avanti da tre anni: Osti dichiaro’ che per intervenire sul mercato si sarebbe dovuto aspettare di capire su quale modulo puntare da li’ a fine campionato. La scelta mi sembra fosse chiara, eppure i quinti si chiamano ancora Diakite’ e Lund, giocatori da media squadra di serie C, i centrali di difesa sono diventati quattro in totale quando ne occorrerebbero sei, manca sempre il regista e le dichiarazioni da consuntivo di Osti, appena un mese dopo, sono state: abbiamo giocatori che possono adattarsi. Mentre la gente vuole il sangue dell’allenatore di turno, con i giornalisti che cavalcano l’onda, i dirigenti osservano e ridono. Vecchia storia del mondo.

  7. Mi chiedo a cosa serve ancora attendere una settimana !? Se anche vincessimo a Cosenza cosa significa la riabilitazione improvvisa di Dionisi?? Lo teniamo perché ? Adesso cambierà marcia ? Sarà finalmente una parvenza di gioco alla squadra dopo 9 mesi? Finalmente non sarà più inviso a noi tifosi? Mi chiedo a che serve questa ulteriore settimana di agonia perfettamente inutile e non voluta da nessuno. Ma quel co…..mpetente di Bigon che c….avolo combina? E’ un disastro questo incompetente la cosa che più mi fa rabbia che in Italia lo sapevano tutti eppure è riuscito a infilarsi nel city la solita storia della meritocrazia e delle competenze che vedo non funziona solo in Italia …..non potrò mai dimenticare come criscitiello e pedulla su Sportitalia lo attaccavano già ai tempi in. Cui era al Napoli per manifesta incompetenza eppure lui è lì e noi dobbiamo sorbircelo pazzesco. !!!

  8. Leggo disamine davvero esaustive. Fatte da tifosi competenti e riflessivi. Quella di Vitogol, quella di Templare . Cosa dire di più? Il tifoso Luca in più co ha illustrato la movimentazione di circa 80 giocatori in tre anni tra ingressi e partenze. Sappiamo tutto ormai. Salvare il salvabile. Unico obiettivo.

  9. Aggiungo solo una considerazione, la più preoccupante per me . A decidere di eventuali cambi o a programmare i prossimi giorni saranno gli stessi che hanno realizzato il disastro sportivo di oggi : Gardini e Bigon, Osti non conta nulla e si è capito. Quindi gli autori del disastro. E questo preoccupa non poco.

  10. “allenatori da incubo” il nuovo programma in onda dagli studi di Palermo con regia e var a Manchester.
    Regia Bigon, ideato da Gardini, produzione Cg

  11. Questa squadra è in caduta libera. Bisogna sostituire Dionisi da subito e non aspettare Cosenza. Vedere giocare il Palermo è deprimente e analizzando altre squadre di B è la peggiore . Se poi si va a considerare quanto ha speso la società si può dire senza ombra di dubbio che questa stagione è fallimentare.

  12. Il gioco latita,allora cambiare l’allenatore da subito per provare a risalire la classifica.Attenzione alle nostre spalle.

  13. Mi auguro che sulla via di Damasco(Manchester) qualcuno si illumini di immenso e cacci via Oronzo Dionisi.Ma perché non prova la B-Zona!

  14. Vedo che qualcuno (anche tra qualche giovane giornalista locale) dubita delle qualità di Pecchia come allenatore, cioè uno che lo scorso anno con la squadra più giovane del torneo ha stracciato qualsiasi concorrente vincendo a mani basse la B. Forse si pretende di portare sulla panchina Sarri o perché no Ancelotti, ma smettiamola dai.

    1. Pecchia per quest’anno non più allenare nè in serie A e neppure in B! Quindi ogni discussione su di lui attualmente è aria fritta

      1. Si d’accordo ma io parlo in generale. Per questi signori uno come Pecchia non andrebbe bene neppure a giugno. E chiedono Sarri.

  15. Basic:
    10 DIonisi non si dimette
    20 Il CG non lo licenzia
    30 Dionisi vuole essere esonerato
    40 il CG non lo esonera
    50 Aspettare partita
    60 goto 10

  16. Ma perchè, non possiamo ora vincerle tutte? non sottovalutiamo l’orgoglio! Crediamoci e poi ce la giochiamo ai play off!

  17. Cambieremo l’allenatore solo quando ti respirerà a pieni polmoni l’aria dei play out. La promozione ampiamente compromessa non è ritenuto valido motivo per esoneri.

  18. Direttore.
    La sua disamina è perfetta.
    Dionisi a Palermo, non è stato legante.
    Ha cercato di anagrammare la squadra, in lungo è largo,
    ma niente!
    Una squadra quella del Palermo, che non recepisce il
    Messaggio del mister.
    Quindi…… cosa aspettiamo Cosenza, da fare?
    Magari arriva una ottima prestazione…… ( Io la vedo impossibile…)
    Ma se accadesse, cosa si fa? si tiene Dionisi, per altri 2 anni?
    Personalmente, stiamo assistendo alla morte del Palermo,
    senza muovere un dito.
    A questo punto non sarebbe meglio cambiare…..
    Si augurano le più belle fortune di questo mondo a Dionisi,
    è il Palermo, l’ho si dà ad altro allenatore.
    Così facendo si evitano altre figuracce, e si guadagna tempo!
    Perché il tempo si sà! Non aspetta il tempo.
    Saluti.

  19. La maggior parte vogliono l’esonero di Dionisi, pur sottolineando altri, con molta più competenza, che le cause della situazione negativa già da diverso tempo, sono altre e pur ammettendo che è l’ultimo ingranaggio di una ruota che va male dalla base.
    La testa dirigenziale dovrebbe essere licenziata (Bigon, Gardini, gente che ha fallito ovunque) e finchè non va via, le cose non cambieranno mai, pur se viene il migliore allenatore del mondo.
    Perché semplicemente non sarebbe curativo.
    Quindi continuate a dire Tudor o Aquilani o pinkopallino, non si inciderà mai nella cura della malattia.

    1. io non riesco a capire se ci fai o ci sei o se vivi in un universo parallelo…qui bisognare dare una scossa un segnale alla squadra che non può essere cambiata adesso…quindi la logica che mostri di disconoscere ci porta ad un’unica soluzione…il cambio della guida tecnica…guarda caro che se si pareggia o si perde a cosenza sono cacchi amari e questa squadra senza una sferzata dura rischia no grosso ma di più….Bigon te lo ricordo non può essere licenziato anzi è stato pure promosso …quindi fai pace con il cervello perché te le tiri proprio amico…!!!

  20. Monastra l analisi che hai fatto in queste righe riportala alla conferenza stampa se ci vai la prossima volta, magari facendone un sunto….rimarcando il fatto inopinabile che usare 3 5 2 con questi uomini equivale a spararsi sugli zebedei….

  21. Chiunque arrivi a Palermo come giocatore entra in un loop di gioco scadente,
    Il vero problema è l’ allenatore allora…
    PS diamo più palloni a pojanpalo.

  22. Qui bisogna mettersi d’accordo su cosa sia un buon tecnico..il passato dello stesso in ambienti meno impegnativi del nostro gli ha permesso di esprimersi meglio, questo è un dato di fatto tanto che speravamo si ripetesse da noi…cosa che non è successa…quello che è successo invece è l’emergere dei difetti di quest’uomo che predica ma razzola male, dice bugie , accampa alibi e scuse e non si prende responsabilità se non formali, ma non ci crede nemmeno lui, basta guardarlo negli occhi..insomma è un fallimento di tecnico e di essere umano in ambito sportivo… Un buon tecnico, deve reggere la pressione trasformandola in passione, deve essere onesto intellettualmente, non deve accampare scuse o alibi come il calcio mercato non lo faccio io, sono i giocatori che scendono in campo non io e via dicendo…poi fa il finto e dice prendetevela con me io sono sereno..e si vede quanto è sereno in campo…è sereno perchè blindato da un contratto faraonico..questo è l’errore della società…poi ci sono altri errori sempre della società sulla campagna acquisti in alcuni ruoli chiave…squadra monca da tre anni in difesa e a centrocampo…terzini e regista di qualità mai avuti…se ci mettiamo pure il caso brunori facciamo Bingo…Se si licenzia il D.S: si manda via anche il manico..insomma si azzera per ricominciare…e invece aspettiamo di arrivare ai play out o giù di li per cagarci addosso e poi correre ai ripari oppure si insiste e si fa la fine del troyes, altro satellite della galassia…!!!

  23. Templare è smentito dai fatti, dalla partita, dal campionato e da tutto.
    Diakité è il più forte terzino del Palermo e della serie B. È uno dei pochi giocatori del Palermo che merita rispetto.
    Diakité è uno dei pochi giocatori di serie A che abbiamo.
    Diakité ha pure segnato bei gol e ha salvato il Palermo in tante occasione. Era pure uno dei pochi a salvarsi dal disastro di venezia

  24. L ottusaggine di questa Società, porterà solo alla retrocessione.
    Questo significa che dopo otto mesi senza cambiare nulla e fare finta di non vedere , vuole solo significare retrocessione voluta e cercata.

  25. Ma il CG che ha tanti soldi,perche’ ancora non prende provvedimenti per cambiare la situazione tecnica.E’ impossibile che lo faccia soloper soldi.Allora che c’e’ altro?

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