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Palermo, fare gol è un problema serio: rosanero a secco sei volte su dodici

Il Palermo fa tanta fatica a fare gol: la partita contro il Cittadella ha confermato la brutta tendenza evidenziata da numeri impietosi. Gonfiare la rete non è poi così scontato, la media gol è da metà classifica (o poco sotto) e i centravanti sono tra i meno prolifici della Serie B.

Palermo a secco 6 volte su 12

Dopo 12 partite il Palermo ha segnato 12 gol: la media di una rete a partita è la più bassa tra le prime 10 in Serie B. Oltre a Bari e Juve Stabia (decima e sesta) a quota 13, tutte le altre squadre hanno segnato almeno 16 gol, con gli exploit di Sassuolo (24) e Pisa (22). Ma il dato più preoccupante è un altro. In 6 delle 12 partite il Palermo è rimasto a secco: contro Brescia, Pisa, Cesena, Salernitana, Mantova e Cittadella.

Insigne, tre gol ma anche tanti sprechi

Il capocannoniere del Palermo è ancora Roberto Insigne. Lo scugnizzo è fermo a quota 3 reti (più uno in Coppa Italia) ed è anche quello che ha avuto tra i piedi il maggior numero di occasioni pericolose. Solamente contro il Cittadella l’esterno rosa avrebbe potuto segnare almeno una doppietta ma si ricordano, soprattuto al “Barbera”, altre occasioni sprecate, tra l’altro capitate proprio sul suo piede sinistro.


Se il gioco di Dionisi appare premiare proprio Insigne, con uno sviluppo di gioco che parte dalla sinistra per concludersi sulla destra, a farne le spese sembrano proprio Di Francesco e i centravanti. Si fatica a ricordare un tiro verso la porta dell’esterno “figlio d’arte”, che si è reso utile di più in zona assist. I gol delle punte invece latitano, in totale sono 3 le reti arrivate dagli attaccanti principali (2 Henry, 1 Brunori, a secco Le Douaron).

Il compito degli attaccanti

A loro però è richiesto un lavoro che li allontana da quello che dovrebbe essere l’obiettivo principale: per esempio, la partita più che positiva di Le Douaron contro il Cittadella conta zero tiri verso la porta difesa da Kastrati. In questo nuovo ruolo il francese ha messo in mostra le sue abilità tecniche (due assist per Insigne e buoni movimenti in area) ma sotto porta non gli è capitata alcuna occasione da sfruttare.

Henry non è criticabile per l’impegno profuso ma, nonostante sia il più “prolifico” tra i tre attaccanti, non viene adeguatamente sfruttato per le sue doti realizzative: l’attaccante è bravo nelle sponde, fa salire la squadra, pressa e dà una soluzione ai compagni che, quando rinunciano all’uscita dal basso, si ritrovano a lanciare lungo. verso la sua zona.

L’enigma Brunori

Che Brunori sia a un solo gol segnato (su rigore) rimane il mistero più grande: già prima dell’infortunio che lo ha tenuto fuori per due partite, il capitano del Palermo era stato utilizzato con il contagocce. Non più titolare e punto di riferimento come nei tre anni precedenti ma “comprimario”: Henry ha giocato 200 minuti più di lui, alternandosi comunque nella formazione titolare. Ci sono ancora “scorie” dopo la querelle estiva che sembrava aver chiuso il caso? Brunori è ancora motivato? Vorrebbe andar via? Dionisi non lo ritiene essenziale al suo modo di giocare? Domande che ancora non sembrano trovare risposte definitive.

Di sicuro, quella che doveva essere una certezza con i suoi 34 gol segnati negli ultimi due campionati è diventata un’alternativa. Quando parte dalla panchina Brunori non entra mai prima del 70esimo (col Cittadella al 76esimo) e i fatti dicono che non è giocatore con le caratteristiche da “ultimo quarto d’ora” quelle che avevano fatto di Soleri un beniamino del pubblico e giocatore fondamentale a risolvere le partite in salita.

7 thoughts on “Palermo, fare gol è un problema serio: rosanero a secco sei volte su dodici

  1. IO credo che l unico colpevole sia l allenatore, gli attaccanti segnano se sono ben serviti. Lo sanno pure le pietre ed è stato dimostrato che ci vogliono 15 giorni per rivoltare una squadra, qui siamo ad oltre tre mesi per non cavare un ragno dal buco. Società incompetente e inadeguata.

  2. Mi fa davvero piacere che il sig. SIINO abbia citato e portato ad esempio SOLERI, beniamino del pubblico e giocatore fondamentale a risolvere le partite in salita,
    dotato di grandi risorse motivazionali ed umane.
    Spirito sempre costruttivo e forza mentale che gli consentiva di spaccare le partite in corso, il plus della duttilità sul piano tattico, impiegabile da prima o seconda punta oppure da esterno, valori aggiunti di un giocatore fondamentale ed inspiegabilmente regalato allo Spezia dal duo INCOMPETENTE De Sanctis-Bigon avallato sicuramente dal genio Dionisi, estremista del 433.
    Consiglio a Dionisi, se davvero non vuoi cambiare schema per valorizzare i tuoi giocatori, se davvero non ti vuoi smuovere da questo maledettamente 433, vattene a doposcuola dal maestro ZEMAN, almeno con lui goals e spettacolo sono assicurati.

  3. non sfruttando l’intelligenza di Brunori i risultati si vedono – direi che il modo di giocare di Dionisi p fallimentare –

  4. Ringraziamo Alessio “genio del calcio” Dionisi. Ripeto quello che ho scritto ieri: il genio , come molti che si sentono pozzi di scienza calcistica, pensa di tirare fuori dal cilindro idee “controintuitive” che funzionano meglio di quelle che i più considerano normali e naturali, tipo schierare l’unico attaccante in rosa che ha 10/15 gol in canna.

    Pure Corini aveva capito che il Palermo non poteva prescindere da Brunori, con tutti i limiti soprattutto mentali e di continuità del giocatore. Ma con sti limiti Brunori ha fatto 17 gol per due anni di fila in squadre che avevano un sacco di problemi. Ma Dionisi no, quindi per fare funzionare “il suo gioco” (che pare quello di Corini) non solo ha messo al posto di Brunori (che ricordo ha fatto 68 GOL IN 3 ANNI COL PALERMO e al quale tutti i tifosi dovrebbero essere in eterno riconoscenti) il paracarro francese Henry, ma ha umiliato Brunori panchinandolo e togliendogli pure la fascia di capitano!

    Peccato che col paracarro il suo gioco chiaramente non funziona, e oltretutto il paracarro nemmeno segna. Insomma la soluzione è stata sbagliata. Pure Guardiola, che genio calcistico lo è veramente, ha capito che “Il centravanti è lo spazio” è una min…ata e che una squadra vincente ha bisogno di un goleador.

    Dionisi invece confida nei gol del suddetto paracarro, Le Attaron/Gattaron (cit. l’utente Corrado), Di Francesco, Insigne e Francesco “cavallo pazzo” Di Mariano. A posto siamo!! Sarà tanto se tutti questi assieme riusciranno ad accucchiare 12/15 gol. Ma proprio tanto. Stephen “sciagura” Appuah, perla di calciomercato di Morgan “dilettante allo sbaraglio” De Sanctis, ovviamente manco è da considerare.

  5. Dionisi mi sta deludendo! Sta distruggendo i migliori giocatori del Palermo, in primis Brunori , poi Ranocchia, per non parlare che ha anche avallato là cessione di Soleri unico jolly che da subentrante poteva risolvere le partite.
    Intestardito con il suo 433 ha anche limitato gli inserimenti di Segre in attacco limitandolo alla sola fase di contenimento , sminuito anche lui!
    Insomma quasi peggio di Corini, anche con l’utilizzo di giocatori fuori ruolo.
    Ma la società è rea di non aver saputo costruire una squadra con giocatori top per il raggiungimento della promozione!

  6. Il problema del Palermo non è l’allenatore di turno ma i dirigenti sportivi scelti dalla società .Se al posto di due sprovveduti senza esperienza come Rinaudo e De Sanctis avremmo avuto un Sabatini o Foschi ci troveremmo già in A.

  7. Inutile continuare a giocare con un modulo non adatto ai giocatori che abbiamo, tranne per Dionisi che sta facendo di tutto per fare allentare i tifoai

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