Palermo, la “tombola” di Dionisi e il baccarat con lo zio. Le pagelle ironiche di A&F
E arriva anche il boxing day. Ma non c’è nessun entusiasmo. La situazione è nera e rotoliamo verso lo stadio satolli, nella speranza che i rosanero non ci blocchino la digestione. Arriva la Bari che dicono sia in crisi ma non ci sembra possa esserlo più di noi. Aver mangiato il panettone ed abbondato con lo champagne deve aver fatto bene a Dionisi che forse perché sazio e tra i fumi dell’alcol si decide, finalmente, a schierare Brunori in attacco!
In avanti ci sono anche Le Douaron e Di Francesco e forse il tecnico toscano vorrà tornare al 4-3-3 dopo tanto peregrinare. Avrà pensato che più schifo di come stiamo facendo è difficile fare e tanto vale tornare alle origini. Tra festività, risultati indegni e clima continentale allo stadio sono tornati solo i parenti della zita. Meglio così, che stiamo belli larghi anche perché siamo più grassi.
Pronti via e arriva la prima traversa! Brunori controlla bene su un passaggio di fino di un avversario e tira al volo ma il legno ci nega la gioia del gol! I baresi arrivano sulla palla sempre prima di noi e sono molto più cattivi. Ma ogni tanto mezzo varco per il tiro si apre e così ci speriamo. Ma giochiamo male, non la becchiamo mai e giriamo a vuoto come uno con il tasso alcolemico superiore ai limiti di legge.
Ma proprio quando cominciamo a disperare e pensiamo ai resti del Natale che ci toccano anche a cena – e che noi odiamo -, arriva il vantaggio del Palermo! Segna Le Douaron, in mischia, su calcio d’angolo e noi non sappiamo né come né perché. Andiamo al riposo e ci assale il riflusso, non sappiamo se per i bagordi o per il pensiero del secondo tempo.
Si riparte e Dionisi conferma l’utilizzo del sacchetto della tombola per le sostituzioni: Lund prende il posto di Di Francesco. La partita la fa il Bari e aspetta una cappellata del Palermo per pareggiare. Diakite ci va vicino e a noi si ferma il cuore. “La” Bari prende anche un palo ma su fuorigioco. Entra Vasic per Verre, un cambio inspiegabile ma che per Dionisi è come la coperta di Linus.
Escono anche Le Douaron e Brunori per Insigne ed Henry che speravamo avesse preso servizio come palo della luce per le luminarie natalizie. Dionisi spranga tutto e fa entrare anche Nedelcearu. Gli ultimi minuti sono più sofferti delle ultime due ore del giorno di Natale in famiglia, con lo zio che fa il simpatico al banco di baccarat.
Il fischio finale ci dà più sollievo di una badilata di Effervescente Brioschi! Arrivano i tre punti e sono l’unica cosa da pigliare e infatti i fischi e le contestazioni non si spengono neanche con la vittoria. Fra tre giorni si va di nuovo in scena e sarà ancora sofferenza!
Desplanches 7,5 – Inizia terrorizzato perché le minchiate che sono costate sconfitte su sconfitte sono ancora fresche ed il pubblico lo sottolinea. A poco a poco si riprende con begli interventi sia tra i pali che in uscita, mostrando finalmente un po’ di coraggio, e alla fine risulta il migliore in campo. Rinato.
Baniya 5,5 – A difesa piazzata dà il meglio di sé, mettendoci soprattutto la stazza fisica, ma quando è attaccato in profondità o sugli spazi appare incerto e solo perché gli attaccanti del Bari sono scarsi, non riescono ad approfittarne. Macchinoso.
Nikolaou 5,5 – Vale anche per lui quanto detto per il compagno di reparto e su ogni suo intervento in ritardo, e sono tanti, ci ronza in testa il noto aforisma sul lupo e sul greco. Saggi (noi).
Ceccaroni 6,5 – Difende con attenzione e non disdegna qualche inserimento offensivo, poi certo i piedi sono quello che sono. Ordinato.
(dal 39′ s.t. Nedelcearu) s.v.
Diakité 6 – Comincia bene spingendo come un dannato e, cosa rara, gli riesce anche qualche bel cross. Quando, però, sembrava uno tra i migliori, decide che nel campionario degli orrori difensivi deve entrarci anche lui con un retropassaggio folle che solo per miracolo del portiere non si trasforma nell’ennesima frittata. Bipolare.
Ranocchia 5 – Un evidente peggioramento rispetto alle ultime prestazioni, soprattutto perché invece di smistare la palla con velocità cerca spesso la giocata personale con dribbling improbabili e passaggi sbagliati. Arzigogolato.
Segre 6 – Gli ordini di scuderia che riceve sono abbastanza chiari: contieni, pressa, difendi e non ti spingere troppo in avanti. Lui li esegue ma, chiaramente non gli stanno bene, tant’è che lo abbiamo visto più volte, battibeccare con la panchina. Represso.
Di Francesco 6 – Cerca sempre lo stesso movimento, equilibratura-convergenza-tiro a giro. Gommista.
(dal 1′ s.t. Lund) 6 – Entra come esterno offensivo e si ritrova a fare il quinto di difesa perché il Palermo praticamente, in tutto il secondo tempo, non esce mai dalla sua metà Campo. Arretrato.
Verre 5 – Poche giocate degne di nota, scarso contenimento difensivo, raramente decisivo. Anonimo.
(dal 12′ s.t. Vasic) 5,5 – In questo Palermo ci sono poche certezze tranne una, che al quarto d’ora della ripresa entrerà sempre lui qualunque cosa accada. Cosa faccia poi non è ben chiaro a nessuno. The Truman Show.
Brunori 6,5 – Bastano pochi minuti per confermare la inspiegabilità della sua esclusione dall’attacco titolare per l’intero campionato: recupero di una palla morta e gran tiro al volo che si stampa, purtroppo, sulla traversa. Continua con la stessa intensità per tutta la gara, con movimenti veloci da attaccante vero che, spesso, costringono al fallo e mettono in apprensione la retroguardia barese. Revenant.
(dal 30′ s.t. Henry) 6 – Entra per cercare di tenere la squadra più alta e la palla più lontano possibile dall’area rosanero. L’impegno non manca, i mezzi tecnici sono quelli che sono. Applicato.
Le Douaron 7 – Oltre al gol che regala la vittoria, è protagonista di una bella prestazione, soprattutto nel primo tempo, rendendosi una continua spina nel fianco della difesa ospite spaziando su tutto il fronte d’attacco e non disdegnando la conclusione a rete. Decisivo.
(dal 30′ s.t. Insigne) s.v.
Dionisi 5,5 – A furor di popolo, schiera Brunori titolare e lo schema con il doppio attaccante e la squadra, sembra beneficiarne. Poi, a poco a poco, si rivedono tutti i limiti e le insicurezze di un’annata finora ricca di delusioni che il pubblico sottolinea ripetutamente con considerazioni rivolte alla sua persona. Contestato.
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Andrea Caruso
Considerato che gli Arabi hanno dominato la Sicilia e Palermo dall’827 al 1072 e che il CFG appartiene a certo Mansur bin Zayed eminente rappresentante della famiglia reale di Abu Dhabi, se tanto ci da tanto, ne abbiamo tempo di aspettare i Normanni per cambiare le sorti sulla proprietà del Palermo calcio. Nell’attesa, anche ai tempi della dominazione araba avevamo il Gardini del momento che fu inizialmente Ibn Qurhub, anche questo produsse una rivolta che cambiò la nomina del Governatore e dei suoi collaboratori. Ora, speriamo Vico, che introdusse il pensiero dei corsi e ricorsi storici, abbia ragione e che ai vertici del CFG, arabo per proprietà, a seguito di una rivolta dei tifosi riproduca quel cambiamento avvenuto anche secoli fa. Certamente non auguriamo a Gardini di essere trucidato come lo fu il suo antico ‘’predecessore’’ ma di levarsi di torno si, perché sia lui che il suo braccio destro Bigon stanno producendo, come proconsoli in Italia del CFG, solo macerie. Considerato che le premesse dell’arrivo del consorzio emiratino in Sicilia erano altre, c’è da sottolineare che la dominazione araba in Sicilia ebbe per questa ed i suoi abitanti un fiorente risveglio e sviluppo economico, lo stesso non si può dire di questo gruppo che dopo aver investito nel Palermo, a fine campionato saranno circa 100milioni di Euro, non hanno in tre anni avuto nessun risultato e come nel lavoro del cordaro invece di andare avanti e progredire si va indietro, considerato che la squadra di quest’anno è inferiore, per risultati e classifica, a quella dell’anno scorso. Abbiamo vinto col Bari, qualcuno direbbe: nostro vecchio cliente, ma la cosa non ci può inorgoglire più di tanto considerato il modo di come abbiamo vinto. Intanto anche questo gol è arrivato da palla inattiva dopo una furibonda mischia e non su azione, come al solito abbiamo giocato solo 45’ perché nel secondo tempo non abbiamo toccato palla e che il Bari, con un attacco peggiore del nostro, ha chiuso la partita con 12 corner a 2. Non una sfida tra Titani ma una sfida tra due squadre malate, di grande aspettativa, ma con gravi carenze d’organico. Una sfida che non ha sicuramente, per quanto c’interessa, fugato tutte le amarezze ed i dubbi che hanno scatenato una contestazione sacrosanta e dovuta. Inutile il cambio dei Pupi al teatrino dopo partita, le scusanti e le promesse. Intanto la sostituzione di Dionisi in conferenza stampa non era stata annunciata e De Sanctis, che agli occhi dei tanti è il maggior responsabile insieme a Bigon della situazione Palermo, non si sarebbe mai presentato se la squadra non avesse vinto. Comunque è un segnale di consapevolezza che hanno fatto una marea di cazzate in campagna acquisti e un’accettazione di colpevolezza per i tanti soldi sprecati. Sicuramente al contrario di quanto si vuol far credere le proteste hanno avuto un suo fine perché preoccupano chi poi viene chiamato a dare giustificazione degli investimenti sbagliati che si sono fatti. Abbiamo vinto per il rotto della cuffia una partita anche meno importante di quella che si è vinta contro l’imbattuto Spezia e non c’è certezza, come abbiamo già vissuto, che ci sia continuità pertanto le proteste devono continuare in quanto la squadra necessita sicuramente di rinforzi a Gennaio e non ci deve essere nessuno che pensi: Va bene così, qualora si vincesse col Cittadella. Non bisogna allentare la presa se si vuole raggiungere un risultato e Gennaio, è un’occasione da non perdere
Solita prestazione indegna sullo 0-0 potevamo prendere 3 gol ma anche farne uno con Brunori. Squadra ferma sulle gambe con cavolate difensive e immobilismo da terrore. Dionisi davvero non è riuscito in niente come se non ci fosse . Devo confessare che la conferenza del dopo partita con l’incapace de sanctis mi fa pensare che l’’attrito in seno alla società sia davvero ai massimi livelli. Credo che ieri Brunori abbia giocato per imposizione dall’alto ecco perché non si è presentato.
Se Dionisi non andrà in conferenza stampa prepartita allora significa che probabilmente non berrà lo spumante.
Gli aspetti positivi della partita vinta contro il Bari possono essere riassunti nei tre punti ottenuti in un momento cruciale del campionato, compromesso sino
a sfiorare la zona playout; nell’utilizzo contemporaneo di Brunori e Le Douaron, sulla carta la coppia di attaccanti più forte ma, di rado, schierata da Dionisi; nella sconfitta inflitta a una squadra allenata dal sempre castigabile Moreno Longo, tra i principali artefici della Grande Truffa di Frosinone. Sul resto della gara sarebbe meglio, invece, stendere un velo pietoso perché, rispetto all’ultima trasferta a Reggio Emilia, il gioco del Palermo si è involuto e alcuni interpreti hanno steccato. Nell’affrontare la prima della classe Sassuolo, i rosa avevano evidenziato, infatti, sino al recupero buone trame, pericolosità sotto porta, condizione atletica in crescita, prestazione omogenea tra i due tempie volontà di rimonta. Tutto vanificato, come si ricorderà, da due micidiali cappellate del portiere ragazzino Desplanches. Con il Bari la squadra, al contrario, si è espressa su livelli sufficienti solo nei primi 45 minuti e ha sbandato paurosamente dal 50esimo in avanti cedendo l’iniziativa agli avversari e salvandosi dal pareggio solo in virtù di quella fortuna che al Mapei Stadium era latitata. Per prevalere sabato contro la bestia nera Cittadella, che troppe volte ci ha battuto con gol in Zona Cesarini, servirà, quindi, il Palermo versione Reggio Emilia piuttosto che quello visto ieri. Sennò a San Silvestro dovremo brindare alla salvezza e non ai playoff. A proposito, buon nuovo anno senza Corini e senza fiddazze ri carni ra rieco chila, quasi mai ironici A&F.
Chiaramente questa squadra è più scantata dello scantato del presepe, per uscire da questa impasse occorrerebbero certezze che il nostro tecnico non è in grado di dare, perché il primo incerto è lui…
Io non ho mai visto tecnico più ininfluente di Dionisi, se al suo posto in panchina metti un posteggiatore abusivo di Viale del Fante stai certo che il risultato non cambia.
Ehilà, ragazzi: sono Vitogol, uno che la zita non la conosce neppure, ma che può vantarsi di aver provato l’ebbrezza di passare dell’abbonamento in Gradinata ridotto per bambini a quello ridotto per anziani. Come mio fratello Ciccio e il Presidente, ho deciso di disertare lo stadio come feci nell’ultimo anno di serie A caratterizzato dalle 12 disfatte su 19 partite interne, dopo la sconfitta per 0-1 contro la Juventus quando la torma di strisciati esultanti mi fecero sentire estraneo in casa mia. Preferisco manifestare il mio silenzioso dissenso soffrendo da casa che andare a contestare di presenza urlando tutta la mia delusione a questi “performanti” e “prestativi” solo a parole e con l’amara consapevolezza che nei dati del botteghino risulterò “pagante”, anche se assente. La novità di ieri è la comparsa del redivivo De Sanctis che parla di Appuah definendolo “scommessa”, anche se a quel prezzo in Serie B le parole giuste sarebbero “azzardo” o “follia”, e di sfortuna a proposito degli infortuni di Blin, Pierozzi e Gomis, anche se la regolarità con cui si sono presentati i problemi muscolari quest’anno e la scarsa tenuta atletica chiamano in causa i metodi dell’allenatore e del suo staff. Poco da salvare nella partita di ieri, se non il ritorno in campo del capitano e il riscatto di Desplanches. Per il resto, le solite incertezze difensive e la solita sequela di cambi senza senso, come il consueto ingresso precoce dell’impalpabile Vasic, la tardiva sostituzione dello spompato Verre, e il mancato ingresso di Gomes, unico vero recupera-palloni di centrocampo, nell’ennesima perla del processo di deprezzamento del capitale giocatori del Palermo di cui spero Dionisi sarà prima o poi chiamato a rispondere. E, a proposito della “scommessa”, ma se non fai entrare uno come lui (invece dell’ininfluente “tirolallestelle” Insigne) nel finale di una partita interna con gli avversari sbilanciati in avanti e praterie da sfruttare in contropiede, allora quando? E adesso tutti a Cittadella per il consueto appuntamento con l’amico Pandolfi.
Leggendo le tue considerazioni non posso che condividere in pieno e applaudire. Devo dire che in certi casi è davvero un piacere . Complimenti anche a Corrado .
Grazie. Troppo buono. Saluti rosanero
Quindi in un finale di grande sofferenza avrebbe dovuto fare entrare Appuah, Primavera francese catapultato non si sa perchè in una prima squadra, e non Insigne. Immagino che se Appuah avesse perso un pallone e da questo errore fosse arrivato il pareggio questa riga del messaggio l’avresti evitata.
Quanto a Gomes deprezzato da Dionisi, vorrei capire quali sarebbero poi gli altri. Brunori che si è fatto fuori da solo lo scorso fine maggio? Lund che si scorda regolarmente l’avversario (successo anche ieri)? Parlare invece di Ranocchia, Ceccaroni, Di Francesco e lo stesso Insigne, almeno ad inizio stagione, no? Lì sono stati bravi loro a migliorare e talvolta a trovare una migliore collocazione tattica?
Andando contro il bene della squadra che amo e per cui soffro da lontano (col bip che non andrei allo stadio se vivessi a Palermo), dovrei sperare che Dionisi venisse esonerato e non arrivasse nessuno e nessuno andasse via a Gennaio. Per vedere risolti molti problemi in un attimo, no? Vediamo che succede nelle prossime settimane.
Brunori 6,5: – “Noi ti salutiamo con la nostra faccia sotto i tuoi piedi, senza chiederti nemmeno di stare fermo, puoi muoverti quanto ti pare e piace e noi zitti sotto.”
C’è da prendere solo questi benedetti 3 punti per la permanenza in serie B.
Sofferenza atroce, questo non è calcio, malgrado la formazione iniziale fosse la migliore da schierare.
Squadra slegata, senza parvenza di schemi, fase difensiva da incubo, paura costante nella testa, condizione fisica ed atletica precaria, sembra di rivedere il Palermo senza anima di Filippi.
Se la società non interviene immediatamente, trovando un ds adeguato ed un allenatore alla Silvio Baldini, ogni partita sarà un incubo senza fine.
Vero Pippo. Allo stadio eravamo attoniti. Sembra l’armata Brancaleone, come se in 4 mesi non si siano mai allenati. Facciamo 42 punti al più presto. Lo dico da mesi.
Le mie pagelle:
Desplanches 6,5
Baniya 6,5
Nikolaou 5
Ceccaroni 5
Diakité 7
Ranocchia 4
Segre 5
Di Francesco 6
Lund 5
Verre 4,5
Vasic 6,5
Brunori 6
Henry 6
Le Douaron 7
Gimes 11
Broh 12
Marong 10
Kanoutè 23
Appuah (non pervenuto)
Ti sei dimenticato di Odjer. Gli darei come minimo 13. Invece un bel 0 a Rosanero e le sue pagelle ridicole
Signori, come si fa a non capire che “rosanero” è un troll che usa la gimmick – peraltro vagamente razzista -dell’adoratore dei giocatori stranieri, preferibilmente di colore (tra i quali finge di avere un feticcio, tipo Gomes), per attrarre l’attenzione e provocare reazioni? In generale gli amministratori di forum, anche quando li riconoscono (non so se è il caso del Monastra con “rosanero”) lasciano che sta gente scriva, perché comunque genera traffico/interazioni che al sito fanno sempre bene.
Ma non ha senso rispondere o provare a discutere con uno che a discutere non ha nessun interesse, ma solo a trollare; magari usando diversi profili. Mettetevelo in testa.
Ridicolo e da zero ci sarai tu.
Non è colpa mia se ci sono sempre miei pupilli tra i migliori in campo mentre i tuoi pupilli sono sempre tra i peggiori in campo.
Bastava poi essere allo stadio ieri per sentire che tutti dicevano “anche oggi Baniya e Diakitè sono tra i pochi che si salvano”
E tu ti dimenticasti di Chi l’Ha Visto Traore’ Zero Gol..
Rodri Gomes 11 per come è stato seduto composto in panchina, ovviamente.
Ma cui? “Scommessa” Zebra Appuah Zero Gol? Ti pare che una squadra che nutre ambizioni di Serie A come il Palermo debba puntare su un apprendista dilettante quanto avrebbe investito per assicurarsi i gol di Lapadula e Coda? Chi è il direttore sportivo vero del Palermo? Il Duca-Conte Baramban Bigon o De Sanctis Ragionier Ugo? Mi sa
Filini Rosanero Cu’ U’ Canusce (soprattutto in Curva Nord) Rosanero.
In questo momento l’obiettivo più importante è conquistare i punti necessari alla salvezza, per il resto si spera sempre in tempi migliori.
Non condivido voti e giudizi su Baniya e Vasic, a mio avviso tra i migliori in campo. Sono stati promossi da molti giornali.
Su Baniya cito ad esempio le pagelle di Guido Monastra: “Copre bene e sembra trovare le misure con Nikolaou sugli spazi ampi”.
Lo stesso Guido Monastra su Vasic scrive: “entra in partita con qualche buona giocata e una copertura più efficace di quella di Verre”.
Della partita ce da prendere solo i tre punti e il riutilizzo di Brunori. Speriamo che il mercato possa portare almeno tre uomini di ordine (esperienza), per difesa centrocampo e attacco, ma de Sanctis sa fira a fallu???
De Sanctis è qui da pochi mesi. Ha in parte già toppato clamorosamente a giugno ora ha l’occasione per rifarsi. Poi il tempo sarà scaduto anche per lui, Palermo non permettersi di spendere milioni a matula.
Solo due parole se De Sanctis, perché Gardini non si degna di mostrarsi. Ieri sembrava anche lui impaurito. Cosa ha detto di serio ? Per me nulla ma voglio rivederlo all’opera, cioè al mercato prossimo . Il suo intervento, già abbondantemente tardivo, doveva spiegare e provare a ricucire, chiedere scusa . Ma l’ho visto troppo impacciato, impaurito. Palermo non è Cittadella.
Che pessimismo, che critiche quasi sempre sbagliate,ma purtroppo qui come in altri posti, il tifo, in prevalenza, è quello del tipo peggiore, cioè quello che si esalta alle prime vittorie e cade in questo pessimismo quando ci stanno problemi.
Io sono certo invece che appena Dionisi avrà a disposizione qualche giocatore appena più affidabile di questi attuali, il Palermo potrà dire la sua nella corsa alla A.
Ed il problema è sotanto questo: una rosa attuale con tante lacune tecniche che il cambio di allenatore sarebbe una inutile scelta, nessuno può fare diventare giocatori, brocchi clamorosi.
Tutto dipende dal cosiddetto mercato di riparazione.
Ci vuole un altro portiere affidabile, se Gomis ancora non rientrerà, un forte centrale perché NIkolaou è semplicemente scarsissimo e qualcosa in attacco con un trequartista capace di saltare l’uomo e mettere il compagno davanti la porta.
A calimma. ‘ Me ne sono accorto stanotte, la casa gelata, non riuscivo a pigliare calimma’. Si lamenta, Luca Cupiello, al risveglio. Calimma, il calore, una sensazione di calore e di appagamento, che conduce ad un sonno sereno. Si avvertiva un simile gelo, anche attraverso uno schermo, gelo in campo e sugli spalti, ieri, a casa Barbera. ‘Ti ricuordi, Cunce’, sti pedalini, dicevi che erano di lana, che avevi avuto una occasione. Quale lana, Cunce’, la lana quando la lavi si restringe, sti pedalini si allungano, si allargano, portano il freddo dentro. T’hanno imbrugghiato, Cunce’. T’hanno imbrugghiato, ci sei Cunce’, mi senti?’.