Palermo stangato dal giudice sportivo: 10 mila euro di multa dopo Cosenza
Il Palermo viene sanzionato ancora una volta dal giudice sportivo: il provvedimento questa volta è di 10 mila euro di multa per lancio di vari oggetti pericolosi (fumogeni, petardi) verso i tifosi avversari, verso il campo di gioco, uno ha addirittura colpito, fortunatamente senza conseguenze, uno steward. Anche il Cosenza, che ha ospitato i rosanero, è stato multato con 5 mila euro per lancio di fumogeni verso la tifoseria avversaria.
LE SANZIONI
Ammenda di € 10.000,00: alla Soc. PALERMO per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato due fumogeni in direzione di un settore occupato dalla tifoseria avversaria, un petardo e tre fumogeni nel recinto di giuoco oltre ad un fumogeno che lanciato colpiva, senza alcuna conseguenza, uno steward nel proprio settore; sanzione attenuata ex art. 29, comma 1 lett. b) CGS. Ammenda di € 5.000,00: alla Soc. COSENZA per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato due fumogeni nel settore occupato dalla tifoseria avversaria; sanzione attenuata ex art. 29, comma 1 lett. b) CGS.
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Se uno nasce scemo è impossibile guarire.
Avevo scritto proprio su stadionews che a molti palermitani non era piaciuto il comportamento di chi era andato a Cosenza per tanti motivi.
È stata una delle peggiori performance del settore ospiti della stagione. Le peggiori performance del settore ospiti sono guardacaso quando limitano la trasferta ai possessori di fidelity card vietandola ai non tesserati…
I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Voto 4 al settore ospiti di sabato
I cosentini non avevano alcun intento bellicoso contro i palermitani. Dai video si vede come i palermitani presenti nel tragitto fino allo stadio non erano nemmeno considerati dalla città nonostante insultassero i cosentini…
E anche dentro lo stadio sono stati i palermitani presenti a iniziare i cori contro cosenza.
È una rivalità ridicola che non è sentita da nessuno né a Cosenza né a Palermo.
Anzi i vecchi ultrà cosentini hanno mantenuto stima per Palermo in onore della vecchia amicizia di 40 anni fa tra alcuni gruppi palermitani e cosentini, poi rovinata dal gemellaggio con i reggini (finito malamente oltre 20 anni fa).
Quindi l’astio immotivato che provava una parte dei palermitani presenti nel settore ospiti non è piaciuto al resto della tifoseria palermitana.
Tra i post virali sul web ve ne sono alcuni di questo genere: “Che strani certi palermitani! Preferiscono chi canta “terun” e “simie” ad altre tifoserie meridionali piuttosto che tifoserie meridionali antirazziste come Cosenza che hanno onorato Toto’ Rambo con striscioni e che hanno solidarizzato con palermo quando ci fu alluvione di Casteldaccia, quando ci furono incendi e quando ci furono altre calamità. Il mondo al contrario…”
Infine non denota mentalità ultrà né bruciare uno striscione avversario con pensieri ultrà, né lanciare fumogeni e petardi su Stewart e settori con famiglie.
Vale per ogni tifoseria
Se io fossi il City Group farei pagare queste assurde multe ai tifosi: ogni 1000 euro di multa un aumento di 10 euro a biglietto. A costo di giocare senza spettatori. Ma possibile che questi deficienti non li veda o individui nessuno? Tifosi? Questi sono solo degli incapaci ai quali della squadra e della Società non gli e ne frega niente. Sono solo dei quaqquaraqua. Il tifoso maturo e serio non porta allo stadio fumogeni o mortaretti sapendo che sono vietati, non butta oggetti in campo o sugli avversari. Vedrete che prima o poi, continuando con questi infantili atteggiamenti anche il City Group ci lascerà in braghe di tela e andrà a spendere i suoi soldi da altre parti.
Siamo quelli che riempiono gli stadi in tutta Italia ma anche i più incivili
CLASSIFICA AMMENDE SERIE B
Palermo 75.000 Euro.
Catanzaro 48.000 Euro.
Ascoli 39.000 Euro.
Bari 38.000 Euro.
Cosenza 30.000 Euro.
Spezia 27.500 Euro.
Lecco 18.000 Euro.
Ternana 16.500 Euro.
A dimostrazione che poche decine di incivili facciano apparire l’intera tifoseria palermitana la peggiore della serie B.
La madre dei cretini è sempre incinta. Triste e amara verità…